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San Marino e l’Unione Europea per i democratici cristiani di Facebook

da Redazione

L’intervento dei simpatizzanti democratici cristiani sammarinesi su Facebook a proposito del referendum per l’ingresso di San Marino nell’Unione Europea.

SAN MARINO – L’intervento.
La famiglia politica del Partito Democratico Cristiano Sammarinese è il Partito Popolare Europeo, ovvero ci consideriamo anche noi eredi dei padri fondatori dell’Unione europea, Jean Monnet, Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi. Altresì merita sottolineare ed evidenziare che il P.D.C.S. si è sempre riconosciuto nei valori del Partito dei Popoli Europei.

Per noi libertà significa autonomia e responsabilità, non collettivismo, né individualismo irresponsabile ed egoista; per noi la dignità dell’essere umano è centrale. Consideriamo l’essere umano il soggetto e non l’oggetto della storia. Per tutti questi motivi rispettiamo la vita umana in tutte le sue forme e a tutti i suoi stadi, rispettiamo la dignità umana nella ricerca medica e genetica. Voglio ricordare e sottolineare che il PPE ha influenzato lo sviluppo storico dell’Europa più di ogni altra forza politica, e si è sempre contraddistinto per aver sempre avuto una chiara visione dell’Europa.

Ciò detto, noi democristiani sammarinesi, soprattutto dal periodo di riunificazione europea dopo il crollo dell’impero sovietico, nostro malgrado e con estrema sofferenza, abbiamo dovuto rinunciare dal vedere aderire la Repubblica di San Marino alla Unione europea. Quando si ha l’attaccamento agli stessi valori, principi, tradizioni comuni, e un patrimonio culturale perfettamente sovrapponibile, dover prendere una strada diversa, indubbiamente non fu una scelta facile, ma questo è stato fatto nell’interesse unico ed esclusivo del Paese, degli uomini e donne sammarinesi per dare loro l’opportunità di fare progressi nella vita. Quindi a nessuno è concesso di dire che il P.D.C.S. è stato, oppure è, pregiudizialmente contrario ad entrare in Europa. Questi sono i fatti, e i fatti, si sa, hanno la testa dura. Non si può contraddire la realtà.

Adesione di San Marino all’Unione europea. Il governo attuale ha fortemente voluto la costituzione di un Gruppo di lavoro sull’integrazione europea e sta studiando in profondità la tematica. A breve avremo a disposizione un documento finale con il quale potremo farci un’idea sulle varie opzioni e ipotesi che saranno state simulate sul piano teorico. Contestualmente l’Esecutivo sammarinese sta tenendo un dialogo rafforzato, serrato e costante con le Autorità europee per esaminare a fondo le ipotetiche prospettive che ha di fronte a se il Paese, anche in funzione degli atteggiamenti che l’Ue intende tenere nei confronti dei piccoli Stati. E soprattutto, anche se egoisticamente, si vuole conoscere a fondo come l’Ue si vorrà porre proprio nei confronti della Repubblica di San Marino.

Con queste premesse, chiamare i cittadini sammarinesi alle urne senza preventivamente dargli cognizione e informazioni attendibili di cosa significhi adottare una decisione in un senso o in altro, francamente pare del tutto inopportuno e sprecato. Quando avremo dei numeri, e i numeri sappiamo non sono opinabili, potremo decidere. Se invece ci si presta alla demagogia, potremmo anche proporre un referendum per chiedere ai sammarinesi se vogliono che tra San Marino e Italia si normalizzino le relazioni! Ma occorre essere seri.

Democratici Cristiani del Popolo Sammarinese
Simpatizzanti PDCS su Facebook
c.s.

 

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