Home NotizieItalia Fini, Rutelli e Casini: sfiducia a Berlusconi E da wikileaks nuove verità  sul Premier

Fini, Rutelli e Casini: sfiducia a Berlusconi E da wikileaks nuove verità  sul Premier

da Redazione

Il primo atto del terzo polo è quasi pronto: una mozione di sfiducia del governo Berlusconi che dovrebbe portare la firma di 85 deputati. A siglare l’intesa sono cinque gruppi: Futuro e libertà, Udc, Api, Liberaldemocratici e Mpa.

Il primo atto del terzo polo è quasi pronto: una mozione di sfiducia del governo Berlusconi che dovrebbe portare la firma di 85 deputati. A siglare l’intesa sono cinque gruppi: Futuro e libertà, Udc, Api, Liberaldemocratici e Mpa. A loro si aggiungono Giorgio La Malfa e Paolo Guzzanti. La nuova mozione unitaria si affianca a quella Pd-Idv, nel tentativo di far crollare l’esecutivo il 14 dicembre o prima, se il premier decidesse di dimettersi. Due ore di vertice nello studio del presidente della Camera hanno visto protagonisti Fini, Pier Ferdinando Casini, Francesco Rutelli, Raffaele Lombardo e Italo Tanoni. L’area di responsabilità democratica, come si autodefiniscono, chiede a Berlusconi di dimettersi “per aprire una fase nuova”. La priorità è “affrontare la crisi economico-sociale ed evitare un dannoso ricorso alle urne”. Il gruppo più in sofferenza è quello di Futuro e libertà. La mozione dovrebbe avere tutte le firme tranne quella di Giampiero Catone, che sarebbe in procinto di lasciare il gruppo. Firmerà Catia Polidori: “Ho espresso perplessità, ma voterò per senso di responsabilità”. Perplesso pure Giuseppe Consolo: “Sono con Fini, ma aspetto anche una decisione di Berlusconi”. Fini esclude, “ragionevolmente”, il voto anticipato e chiede al premier di dimettersi, come fa Casini. Segnali arrivano anche dalla parte più dialogante del Pdl: “La mozione di sfiducia — dice Beppe Pisanu alla presentazione del libro di Aldo Cazzullo Viva l’Italia — non preclude, anzi, favorisce la possibilità di costruire un più solido governo di centrodestra allargato a Casini”. E se il liberaldemocratico Italo Tanoni si dice certo che “nascerà un soggetto politico”, il finiano Pasquale Viespoli già mette le mani avanti: “A Casini do un consiglio paterno: sia generoso e faccia sì che il leader del nostro polo sia Fini. Non sarebbe giusto che altri approfittino del nuovo scenario che abbiamo determinato noi di Fli”. Critici Lega e Pdl. Fa sentire la sua voce anche il presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro: “Fini e Berlusconi hanno il sacro terrore di andare alle urne: temono una sconfitta elettorale. Per me questo è il periodo peggiore in 65 anni di vita politica: la situazione risponde al termine disastro. Ma sono ostinatamente ottimista: non so quando, ma questa stagione finirà”. E il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, chiede un rinnovamento: “Serve una nuova classe di politici cattolici”. Da wikileaks nuove parole sul Cavaliere. I diplomatici a stelle e strisce si sono premurati di avvisare la Casa Bianca che le notti insonni, e i festini a cui partecipa il Cavaliere pesano sulla sua salute e preoccupano i suoi alleati più stretti. Testuale: “Berlusconi è politicamente e fisicamente debole a causa della sua propensione a partecipare frequentemente a feste notturne”. Giudizi sorretti dalle considerazioni di alcuni degli uomini più vicini al premier, ossia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il senatore del Pdl Gianpiero Cantoni, presidente della commissione Difesa a Palazzo Madama.

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