Home NotizieSan Marino San Marino, ANIS dice sì all’Ue critiche a politica e sindacato

San Marino, ANIS dice sì all’Ue critiche a politica e sindacato

da Redazione

Ieri al Kursaal di San Marino l’Assemblea Generale dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese. Le tracce dell’atteso intervento del Presidente Paolo Rondelli.

Ieri si è tenuta presso la Sala Titano del Kursaal di San Marino l’Assemblea Generale dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese. L’assise ha avuto due diversi momenti di confronto: alle ore 17,00 la parte privata, riservata ai soli soci; dalle ore 18,30, quella pubblica.
Folta la partecipazione dei soci. Presenti diversi Segretari di Stato, l’Ambasciatore d’Italia, esponenti dei partiti e rappresentanti sindacali. In particolare il saluto del Governo all’Assemblea è stato portato dal Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli.
Questo importante appuntamento della più grande associazione d’imprese del Titano ha avuto anche un significato di particolare prestigio. L’ANIS ha celebrato il sessantacinquesimo anniversario della sua storia che ha avuto il suo culmine, nel corso dell’Assemblea, con la presentazione di un filmato che ripercorre le tappe più rappresentative di questo lungo cammino nella storia della Repubblica dal 1945 ad oggi.
L’ANIS in questa occasione così significativa, ha voluto sottolineare la propria carica di rinnovamento con altre due iniziative di particolare rilievo. E’ stato aggiornato il codice etico ed è stato presentato il nuovo logo dell’Associazione.
Al centro dell’Assemblea la relazione del presidente dell’ANIS Paolo Rondelli. L’intervento è partito da un’analisi delle vicende del Paese in questi ultimi anni. Una forte critica si è levata verso la politica, responsabile del perdurante immobilismo che ha penalizzato fortemente la crescita della Repubblica di San Marino.
Di fatto, l’intero sistema-paese si è trovato impreparato di fronte a cambiamenti epocali. Anche sui rapporti con l’Italia la relazione del Presidente è stata molto critica. Vi è stato un grave deficit di risolutezza nella capacità di chiudere accordi strategici per il futuro del Paese, e non si è agito con la necessaria forza e tempestività nelle sede internazionali dove San Marino è presente.
La relazione ha affrontato anche il tema della adesione all’UE: l’ANIS è favorevole. L’ipotesi di adesione rappresenta una scelta irreversibile e comunque deve avvenire convenendo una serie di deroghe alle libertà comunitarie proprio per mantenere le nostre prerogative e le nostre identità di stato nazionale. A tal proposito l’iniziativa da prendere subito sarebbe quella di avanzare una proposta concreta in seno al Comitato di Cooperazione.
Con la sua relazione, il Presidente Rondelli ha avanzato una serie di proposte concrete.
Lotta agli sprechi all’interno delle varie strutture dello Stato. Non c’è dubbio infatti che, in relazione alla caduta verticale delle entrate dello Stato, si ponga ancora con maggior forza il problema del sovradimensionamento della PA.
Di pari passo, politiche di efficienza amministrativa che mettano al centro della loro azione il merito e la responsabilità. Ma i sacrifici per ridurre le spese, il rigore amministrativo – ha sottolineato il Presidente dell’ANIS – devono essere coniugati ad una forte politica di investimenti per il rilancio dell’economia sammarinese e della sua competitività.
Bisogna puntare su settori che possono produrre da subito nuovo reddito e nuove entrate. Ad esempio occorre intervenire sulle imposte indirette, che in gran parte degli altri Paesi generano circa il 70% degli introiti.
D’altra parte vanno assolutamente incentivati gli investimenti privati da parte dello Stato. Ricerca, manifattura, commercio, turismo, sanità i settori che possono ridare fiato all’economia sammarinese.
Il Presidente Rondelli, infine ha rivolto un’esortazione a far sì che questo periodo di crisi sia il trampolino di lancio di una nuova fase di prosperità. E quindi è stato rivolto un forte appello agli imprenditori per credere nelle capacità della Repubblica di San Marino. E un invito ad un maggior impegno nella società civile.
La fondamentale premessa è la massima condivisione tra le forze sociali, politica e sindacato in primis, di un progetto di riforme strutturali serio, tempestivo e concreto.

 

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