Che cosa chiedono gli imprenditori? Chiedono di essere messi in condizione di competere ad armi pari con la concorrenza. E non solo…
di Loris Pironi
SAN MARINO – Che cosa chiedono gli imprenditori? Di essere messi in condizione di competere ad armi pari con la concorrenza. Di non essere costretti a gettare via un patrimonio di risorse, di esperienza, di passione, un patrimonio che si è costruito con una vita di lavoro.
Chiedono di non sentirsi soli. Chiedono di veder accolte le proprie istanze dalla politica. Di poter contribuire allo sviluppo di un Paese che, come dice giustamente il Presidente dell’ANIS, Paolo Rondelli, ha dato tanto a chi ha deciso di investire sul Titano e che ora deve essere aiutato a trovare nuova linfa, nuova spinta.
Uno spirito costruttivo e vitale che è proprio del sistema produttivo: chi produce sa che non si deve perdere tempo in chiacchiere, sa che gli equilibrismi ideologici valgono zero, sa che le conquiste vanno rinegoziate giorno dopo giorno, ora dopo ora.
Sanno che c’è una strada da intraprendere. E sono già in cammino.
