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Gruppo Delta, siamo alle battute finali

da Redazione

Domani al Palazzo Kursaal si riunisce l’Assemblea della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio. Su Fixing oggi in edicola una lunga intervista al Presidente Tito Masi su Gruppo Delta, acquisizione BAC e tanto altro.

Di Loris Pironi

 

 

Sabato mattina al Palazzo Kursaal si riunisce l’Assemblea della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio. Temi delicati sul tavolo, dalla vicenda Delta all’ipotesi di acquisizione di Banca Agricola Commerciale. L’assemblea sarà anche l’occasione per assegnare le medaglie di riconoscimento ai soci con 30 e 50 anni di anzianità di nomina, e si concluderà con la votazione, da parte dell’assemblea per la nomina dei nuovi soci, sulle 19 candidature presentate. Prima di questo passaggio così importante, San Marino Fixing ha intervistato il Presidente della Fondazione, Tito Masi.
La partita per la ristrutturazione e la dismissione di Delta sembra essere giunta alle battute finali. “Sì, dovremmo essere finalmente al termine di una lunga ed estenuante trattativa, sviluppatasi con notevoli ritardi rispetto alle aspettative. L’accordo per la ristrutturazione dei debiti e di ristrutturazione generale del gruppo è stato concordato, nei suoi contenuti, fra i commissari e le banche creditrici. Nei prossimi giorni tale accordo dovrà essere formalizzato con l’approvazione dei consigli di amministrazione delle oltre 80 banche coinvolte, per poi essere presentato per l’omologa al tribunale di Bologna. Ci risulta che siano a buon punto anche le trattative tra i commissari e Intesa SanPaolo, e si può confidare in una soluzione complessiva entro la fine del corrente anno. Anche se continuiamo ad essere molto prudenti, dato che già in passato molte attese sono andate deluse, la trattativa sembra però essere davvero giunta alla fase finale”.
Con Intesa SanPaolo la trattativa riguarda però solo alcuni asset. E il resto del gruppo?
“Il piano prevede la costituzione di una NewCo che si occuperà principalmente della restituzione dei crediti. Sarà partecipata dalle banche creditrici e utilizzerà il personale già operante all’interno del gruppo Delta. Alcuni asset verranno ceduti, alcune aziende invece verranno messe in liquidazione”.
E sotto il profilo occupazionale?
“Un accordo è già stato raggiunto tra i Commissari e le organizzazioni sindacali per mantenere l’occupazione, che è sempre stato un problema preso a cuore dalla Cassa di Risparmio e dalla Fondazione, pur essendo purtroppo il nostro un potere limitato in questo campo, poiché le decisioni, da maggio 2009, vengono prese dai commissari”.
Questo piano prevede dei costi per Cassa di Risparmio.
“Sì, andrà a incidere sul patrimonio della Cassa, pur essendo costi preventivati e ritenuti perfettamente sostenibili, in virtù anche degli appositi accantonamenti. L’aumento del capitale sociale rimane comunque un’esigenza imprescindibile per consentire alla Cassa di Risparmio di guardare con serenità al futuro”.
Fra l’altro Fitch, che ha abbassato il rating della Cassa di Risparmio, ha proprio auspicato un aumento di capitale.
“Quello di Fitch è un giudizio che non ci sorprende e non ci preoccupa, in quanto dettato da due condizioni piuttosto chiare: la prima riguarda l’intero sistema economico-finanziario di San Marino, messo a prova dallo scudo fiscale, la seconda è appunto legata alla partita ancora aperta della dismissione di Delta. Nei prossimi anni contiamo in una risalita nel rating, e comunque ci sono molte banche in Italia e in Europa che hanno una valutazione analoga. Anzi, a proposito, alcuni quotidiani italiani hanno speculato su questo giudizio continuando l’accanimento sul nostro conto, senza guardare in casa propria”.
Parliamo ora di Banca Agricola Commerciale. Qui la trattativa è a buon punto.
“La trattativa è avanzata, continuiamo ad essere in corsa. Purtroppo non c’è nessuna banca di primaria importanza che possa sostituire Unicredit, che resterebbe la soluzione ottimale per il nostro Paese”.
Come avete intenzione di reperire le risorse? Questa dovrebbe essere la questione chiave, eppure finora non se n’è parlato.
“La situazione della Cassa di Risparmio negli ultimi mesi è notevolmente migliorata, sia per il flusso regolare del recupero crediti di Delta (arrivato a quota 900 milioni di euro tra il 2009 e il 2010, ndr), sia per una rinnovata fiducia della clientela sammarinese nella Cassa. Però la nostra intenzione è quella di non incidere sulle risorse della banca per questa operazione, così abbiamo deciso di agire in accordo con altri soggetti e utilizzando finanziamenti di scopo provenienti dall’esterno”.
A proposito di altri soggetti, l’accordo con i manager della Bac e con alcuni imprenditori sammarinesi è cosa fatta?
“No, è una delle ipotesi sul tappeto, oggetto di approfondimento proprio in questi giorni. Sarebbe decisamente auspicabile anche l’ingresso di una banca internazionale di prima importanza, stiamo lavorando anche su questa opzione anche se le difficoltà in questa fase siano comprensibili. Comunque l’intera operazione verrà perfezionata solo in presenza di condizioni soddisfacenti, e previo l’accordo di Banca Centrale”.
Un’ultima domanda. L’assemblea dovrà votare l’ingresso di nuovi soci, tra 19 candidature.
“Siamo di fronte ad una lista qualificata di nomi, con la presenza di operatori di spicco del mondo dell’imprenditoria sammarinese e delle libere professioni. L’auspicio del CdA della Fondazione è che l’assemblea mostri un’ampia disponibilità nel valutare positivamente le candidature, per rendere l’assemblea sempre più qualificata e rappresentativa della società”.

 

Questi infine i nomi dei 19 candidati (tra parentesi anno di nascita e professione).

Floriano Andreini (1947, impiegato); Federico Bartoletti (1964, impiegato); Alberto Settimio Belluzzi (1942, avvocato); Marcello Casadei (1953, commercialista); Claudio Cecchetti (1971, dirigente); Massimo Cenci (1967, commercialista); Alberto Rino Chezzi (1960, commercialista); Emanuel Colombini (1978, imprenditore); Waldes Fiorini (1947, avvocato); Teodoro Lonfernini (1976, impiegato); Luca Marcucci (1969, commercialista); Maria Rita Menicucci (1961, architetto); Adolfo Morganti (1959, psicologo); Filippo Reggini (1971, imprenditore); Nicola Renzi (1979, insegnante); Lorenzo Simoncini (1969, commercialista); Sofia Tonelli (1975, imprenditore); Giorgio Ugolini (1950, pensionato); Angela Venturini (1952, giornalista).
 

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