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Un frutto di-vino che si gusta con tutti i sensi

da Redazione

È un racconto in sei capitoli quello che il Consorzio Terra di San Marino ha voluto dedicare alla magia dei frutti del territorio. Il primo ci parla del vino.

SAN MARINO – È un racconto in sei capitoli quello che il Consorzio Terra di San Marino ha voluto dedicare alla magia dei frutti del territorio. Sei capitoli, ovvero le sei serate del laboratorio “La Fabbrica del Gusto”, organizzate in collaborazione con l’Ente Cassa Faetano per far scoprire – o meglio riscoprire, con tutti cinque i sensi – le caratteristiche “buone” dei prodotti di enogastronomia di qualità.
E tutti i sensi sono necessari per riuscire a cogliere le sfumature racchiuse in una bottiglia di vino, come avvenuto nella serata inaugurale del workshop. Perché soffermandosi al gusto si perde sicuramente qualcosa del miracolo che avviene quando si stappa un buon vino. C’è l’olfatto, sicuramente, da mettere in moto nella maniera giusta, aprendo il vino al momento giusto e alla giusta temperatura, roteando il liquido alcolico nel balloon, il bicchiere più adatto. Giusto, e poi? C’è la vista anche questa importante per riuscire a distinguere le caratteristiche tipiche principali del vino che si è acquistato e versato, magari per condividere una serata con gli amici; il colore racconta una storia, gli ‘archetti’ che si formano sulle pareti di vetro quando si fa ruotare il vino ci indicano la gradazione alcolica… un universo che si schiude a chi lo sa vedere. E non è finita. Anche l’udito infatti è importante: quando si stappa la bottiglia, quando il vino viene versato nel bicchiere, lo scoppiettio delle eventuali bollicine: tutto quanto contribuisce a evocare un’atmosfera.
Nel corso della serata giustamente intitolata “Un frutto di-vino”, il numerosissimo pubblico è stato accompagnato alla scoperta di questi grandi e piccoli segreti con il sommelier sammarinese Fabio Molinari, membro dell’Associazione Sommelier della Repubblica di San Marino. Che ha portato con sé i tantissimi presenti in un viaggio tra i vini, bianchi e rossi, prodotti dal Consorzio Vini Tipici.
Ma se la degustazione è stata la parte che probabilmente ha colpito di più l’immaginario, altrettanto significativo è stato il percorso condotto dal dietista dell’I.S.S. Fabrizio Bugli che ha spiegato le caratteristiche chimiche e fisiche del vino ed ha puntato l’indice sull’importanza di non perdere di vista i consumi appropriati, per godersi gli effetti benefici della millenaria bevanda senza subirne gli effetti collaterali.
Il Direttore del Consorzio Vini Tipici, Renzino Gobbi, ha invece spiegato al pubblico come nasce un buon vino. Un argomento su cui la platea, peraltro decisamente competente e interessata, è intervenuta con numerose domande. “La qualità del vino si crea principalmente sul campo, ma i fattori sono molteplici, e tutti delicati. È importante la scelta del terreno, la varietà dell’uva che si vuole impiantare. Altrettanto importanti sono le pratiche colturali e naturalmente la mano dell’uomo si rivela determinante nei vari passaggi fino alla raccolta dei grappoli”.
Dopo la vendemmia (che a San Marino si fa a mano, conferma il Presidente Gobbi) inizia la fase di lavorazione. Un’altra fase delicata, appunto, quando l’uva arriva in cantina e viene trasformata mediante il processo di vinificazione. Produrre vini rossi o vini bianchi è diverso, le botti possono essere di legno o di acciaio e questo modifica il sapore e anche il colore del vino che si andrà poi a imbottigliare.
Dicevamo delle tante domande. L’uso delle barrique di rovere, la “moda” dei vini biologici, la lotta ai parassiti della vite, i marchi di garanzia, l’uso dei solfiti, il vino novello… Quesiti più o meno ‘tecnici’ che danno il segno del grande interesse che c’è a San Marino attorno al vino.
Chiudiamo con il Presidente del Consorzio Terra di San Marino, Flavio Benedettini, che assicura che, a seguito delle numerose richieste, il ciclo d’incontri dedicato ai prodotti del territorio verrà presto riproposto.


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