Home FixingFixing Predatus, applausi per il fan-film in salsa fanta-peplum

Predatus, applausi per il fan-film in salsa fanta-peplum

da Redazione

Si chiama Predatus e ‘omaggia’ il celebre Predator del 1987 con Schwarzenegger. Un B-Movie girato tra Sogliano e San Marino con un budget bassissimo: intervista allo sceneggiatore, Stefano Rossini.

di Loris Pironi

 

Chi ricorda Predator, il filmone degli anni Ottanta (era il 1987, per la precisione) con Arnold Schwarzenegger? Ecco, come accade talvolta per i fanta-horror, è stato riportato nuovamente in vita. Non dal-l’ormai ex Governatore della California, bensì da un gruppo di fan del film e del genere, che ne hanno riproposto una versione stile B-Movie veramente godibile. Il film, intitolato Predatus (peraltro premiato al Lucca Movie&Cosplay2, all’interno di Lucca Comics) è diretto dal video maker e ‘presunto web designer’, così si definisce, Luca Baggiarini, per la sceneggiatura di Stefano Rossini. Predatus è per certi versi estremamente fedele all’originale, pur presentando elementi di novità. A partire dall’ambientazione. Se il film originale era infatti ambientato in un Centro America contemporaneo, Predatus fa un tuffo nel passato. E proietta il manipolo di protagonisti in piena epoca romana, nel 9 dc, nella foresta tedesca di Teutoburgo. Un vero e proprio fanta-peplum dunque, girato con mezzi assolutamente low-cost e con attori amatoriali. Il cui effetto finale strappa però grandi applausi (è capitato, ad esempio, alla prima, in occasione dello Smiting, Festival Demenziale di Rimini). “Predatus – racconta Stefano Rossini, che nel film ha peraltro una parte importante – è andato ben oltre tutte le nostre aspettative, sia come accoglienza nei vari festival, sia per l’apprezzamento che ha ricevuto dagli appassionati”.
Perché riproporre proprio questa pellicola, e perché sotto forma di B-Movie?
“Il nostro rappresenta l’omaggio di un gruppo di fan al film di John McTiernan.La scelta del B-Movie è perché negli anni si sono codificate delle caratteristiche ben precise che distinguono questo genere di film a basso budget: il cattivo è per antonomasia cattivissimo, prima di morire invariabilmente svela i suoi piani segreti. E di solito, ma non in Predatus purtroppo, ci sono scene di sesso gratuito. Scherzi a parte l’abbiamo fatto così perché ci piaceva giocarci su e perché quando hai scarsi mezzi e attori amatoriali, se riesci a usare la giusta dose d’ironia e di grottesco le tue carenze diventano punti di forza”.
Alla fine Predatus arriva quasi a fare un po’ di paura.
“Sì, nonostante l’approccio un po’ prepotente delle scene, nei momenti in cui ci deve essere la tensione c’è. Anche perché poi vengono ripresi i punti nodali del film originale”.
Raccontiamo brevemente la storia?
“Predator è un alieno che per chissà quale motivo si trova sulla terra. S’imbatte una squadra di paramilitari statunitensi e ne fa fuori uno alla volta finché non ne rimane uno solo, il comandante, Schwarzenegger, appunto. Alla fine si capisce che l’alieno è un cacciatore spaziale, e che gli umani sono le sue prede”.
La locandina di Predatus afferma: ‘non è stato facile fermarlo con un M60 provateci con una spada’…
“Appunto. Protagonisti sono militari romani, un filosofo greco, un druidom alcuni barbari e così via. Un gruppo composito che si trova nella foresta di Teutoburgo per indagare sulla sparizione di alcune legioni romane e s’imbattono nella creatura. Abbiamo spinto i cliché fino alle estreme conseguenze”.
E dove è stato girato Predatus?
“Quasi tutto a Sogliano al Rubicone, con qualche scena a Dogana di San Marino, dietro suggerimento dei ‘nostri’ sammarinesi che hanno recitato o fatto parte dello staff”.
Dicevamo del budget ridotto.
“Abbiamo calcolato ogni minima spesa, compresa la benzina e il pranzo al sacco nel giorno e mezzo di riprese per la quindicina di persone che hanno ruotato attorno al progetto: non abbiamo raggiunto i 500 euro di spesa. Il vero investimento è il tempo”.

 

GUARDA IL FILM ON LINE

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento