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San Marino, bene le microaziende

da Redazione

Minimalismo d’impresa, nanismo imprenditoriale, l’Italia si conferma regina della micro azienda. Ma anche a San Marino piccolo è bello. Da Fixing oggi in edicola.

di Saverio Mercadante

 

Minimalismo d’impresa, nanismo imprenditoriale, made in mini Italy. Patria dell’impresa che più piccola non si può. L’Italia si conferma regina della micro azienda. I dati diffusi nei giorni scorsi dall’Istat parlano chiaro. In Italia l’azienda è piccola, piccola. Nel mare delle 4.434.823 imprese dell’industria e dei servizi di mercato pullulanti di botteghe artigiane e negozi a gestione famigliare sono quasi 95 su 100 le imprese che impiegano meno di dieci addetti. In media, complessivamente in Italia, non si arriva neanche a quattro addetti ad impresa. Una peculiarità che trascina verso il basso il tasso di competitività. I piccoletti quindi soffrono sia in termini di redditività che in relazione alla paghe dei lavoratori. Nella radiografia del tessuto produttivo italiano del sistema delle imprese industriali e dei servizi, con dati relativi al 2008, risultavano attive 4.434.823 imprese, le quali occupavano circa 17,3 milioni di addetti, di cui 11,6 milioni di dipendenti, e realizzavano un valore aggiunto complessivo di circa 714 miliardi di euro. Il valore aggiunto per addetto è pari a 41.300 euro, il costo del lavoro per dipendente è di 32.900 euro, la retribuzione lorda per dipendente ammonta a 23.600 euro.
‘’La struttura produttiva italiana – rileva nella sua indagine l’Istat – si conferma caratterizzata da una larga presenza di micro imprese, con meno di 10 addetti, che rappresentano il 94,7% delle imprese attive, il 47,2% degli addetti e il 33,3% del valore aggiunto. Il 64,5% dell’occupazione è costituita da lavoro indipendente. Le grandi imprese, con almeno 250 addetti, ammontano invece a 3.508 unità e pesano per il 18,6% degli addetti”. L’Istat spiega nel dettaglio che “i livelli retributivi risultano fortemente differenziati tra le diverse dimensioni aziendali: in particolare, i lavoratori dipendenti delle microimprese percepiscono una retribuzione annua pro-capite di 17.300 euro, il 60,4% di quella percepita in media dai dipendenti delle imprese con 250 addetti e oltre (28.700 euro)”. Anche il costo orario del lavoro per dipendente (19,8 euro nel 2008) “presenta elevate differenze fra le classi dimensionali, aumentando in funzione della dimensione aziendale: nelle imprese con 1-9 addetti è pari a 14,1 euro, il 56,4% di quello delle imprese con almeno 250 addetti (25,0 euro)”.

 

Anche a San Marino piccolo è bello
In Repubblica si evidenzia una certa propensione, come annotava il Rapporto Finale del San Marino Forum, al fenomeno del nanismo imprenditoriale.
Nella relazione economico-statistica al bilancio di previsione dello stato 2010 l’analisi è meno tranchant: “La caratteristica principale del nostro sistema produttivo è quella di avere un elevato numero di imprese attive di piccole e medie dimensioni, giustificate principalmente dalla estensione del territorio… Queste tipologie d’impresa hanno un ruolo importantissimo nella crescita economica, garantiscono circa l’80% dell’occupazione ed il peso delle PMI nell’economia del Paese ha rappresentato negli anni il principale motore di crescita economica”.
Nella Tavola 83, che illustra la media degli addetti nelle attività economiche, si nota che nel 2008 le industrie manifatturiere hanno in media 10,2 addetti per impresa, il settore del commercio ha una media di 2,1 addetti, il settore delle attività finanziarie presenta una media di 8,8 addetti, il settore costruzioni e impianti una media di 3,7 addetti ed infine il settore alberghi e ristoranti una media di 5,7 addetti. Il primo semestre 2009 si presenta invece in controtendenza. Diminuisce la media nel settore manifatturiero passando dal 10,2 a 9,9, crescono le attività legate al settore turistico commerciale.
Dati più recenti nel Rapporto sull’occupazione del settore privato della CDLS, presentato nel marzo 2010. In merito al rapporto esistente fra la quantità di occupati e il numero di imprese per settore che occupano almeno un dipendente, si rileva che nell’industria le 111 imprese con più di 10 dipendenti occupano 4.640 addetti, che corrispondono all’80% del totale. Le rimanenti 301 aziende, con almeno un dipendente, occupano i restanti 1.126 addetti, con una densità media di 3.7 dipendenti per impresa. Nell’edilizia, 23 imprese su un totale di 168 impiegano il 45% della manodopera. Nei trasporti e comunicazioni 17 imprese sulle 84 totali occupano il 67% degli occupati, mentre nel settore finanziario, del credito e assicurazioni, in sole 16 aziende, sulle 76 complessive, lavorano il 79% degli addetti. Nel settore dei servizi, 40 imprese, sulle 1.280 che hanno almeno un dipendente, occupano il 32% degli addetti totali; i restanti 2.462 sono distribuiti in 1.240 aziende con una densità di 2 addetti per impresa.

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