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Caccia al Cinghiale a San Marino i Capitani di Castello insorgono

da Redazione

Caccia al cinghiale sul territorio di San Marino pericolosa per l’incolumità dei cittadini: la lettera dei Capitani di Castello. Che non erano stati avvisati di nulla.

Caccia al cinghiale sul territorio di San Marino pericolosa per l’incolumità dei cittadini: la lettera dei Capitani di Castello. Che non erano stati avvisati di nulla. 

 

Venerdì 29 ottobre 2010, i Capitani di Castello della Repubblica di San Marino, nella consueta riunione di coordinamento, sono tornati a confrontarsi sull’attività delle rispettive Giunte al fine di affrontare insieme le problematiche comuni. Contestualmente, il Consiglio Grande e Generale, ratificava i Decreti Delegati all’ordine del giorno della seduta di fine ottobre. Tra questi il numero 166, avente ad oggetto “Caccia al Cinghiale”, che regolamenta le modalità per poter svolgere in maniera sicura e corretta questo tipo di attività venatoria nel nostro territorio. Un provvedimento che prevede, per due giorni alla settimana, la possibilità di gestire, da parte di un gruppo minimo di 10 e massimo di 35 persone, più di mille ettari di Repubblica per sparare al cinghiale, utilizzando armi e proiettili potenzialmente molto pericolosi (pericolosità confermata dalle mille cautele previste dal Decreto). Senza voler dare un giudizio sul merito di questo provvedimento, che lasciamo al libero pensiero dei nostri concittadini, i Capitani di Castello vogliono ribadire ancora una volta la mancanza assoluta di confronto da parte del Governo su tematiche che interessano i territori dei vari Castelli; come tutto passi sulle nostre teste, senza possibilità di poter svolgere quel ruolo di collegamento, tra Esecutivo e cittadinanza, che la Legge ci conferisce. Ruolo che diventa ancora più significativo in casi come questo, dove la peculiare attività che viene introdotta e regolamentata, può rappresentare veramente un rischio per tutti coloro che vivono il territorio e le sue bellezze naturali e che da mercoledì 10 novembre e per tutti i mercoledì e tutti i sabati fino al 29 dicembre di quest’anno, dovranno prestare molta attenzione. Dovranno infatti verificare se è in corso una battuta di caccia al cinghiale. E in caso affermativo, dovranno tornarsene a casa, rinunciando alla passeggiata o alla raccolta di funghi, per lasciar posto ad un gruppo di sportivi che rischiano la loro vita per il piacere di sparare ad un animale selvatico nel suo habitat naturale. I Capitani di Castello sono a disposizione di tutta la cittadinanza per ulteriori informazioni in merito ed auspicano la piena attuazione delle disposizioni contenute all’articolo 16 del Decreto n.166 che così recita: “Al fine di garantire condizioni di sicurezza la Federazione Sammarinese della Caccia provvede ad informare in maniera efficace la popolazione circa i tempi, le località interessate e gli orari delle braccate al cinghiale anche mediante affissione di manifesti informativi e divulgazione sulla stampa ed i media”.

I Capitani di Castello

C.S.

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