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Monet, Cézanne, Renoir: il fascino dell’Impressionismo a San Marino

da Redazione

La mostra “Monet, Cézanne, Renoir, e altre storie di pittura in Francia”, curata da Marco Goldin e Linea d’Ombra, pone San Marino all’interno del circuito delle grandi mostre internazionali.

di Saverio Mercadante

 

“La forza della proposta critica, la certezza dell’efficace binomio turismo-arte quale motore di sviluppo economico, unitamente alla finalità statutaria della Fondazione San Marino di creare cultura e promuovere il territorio in tutte le sue valenze sociali ed economiche, ha fatto superare ogni obbiettiva difficoltà”. Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino, non poteva essere più incisivo nell’esprimere la determinazione con la quale si è voluto puntare alla realizzazione dell’evento artistico dell’anno. “Monet, Cézanne, Renoir, e altre storie di pittura in Francia”, senza dubbio è la mostra più importante che sia mai stata allestita nella Repubblica di San Marino. E lo è per diversi motivi. L’eccellenza dei dipinti dei grandi autori dell’impressionismo francese e della scuola del Salon, ça va sans dire, non ha eguali nella storia delle esposizioni nel territorio sammarinese. E pone San Marino all’interno del circuito delle grandi mostre internazionali. Per ospitare tali mirabili opere la Repubblica si è dotata finalmente di un sito (la Sala SUMS) tecnicamente all’altezza per esposizioni di questo livello. Al di fuori di questi standard internazionali mai i musei prestatori di Lille, Boston, Montpellier, avrebbero permesso l’invio dei loro quadri. La Sala SUMS colma un vuoto che dota la Repubblica di una struttura che uno Stato non può non possedere. Non vi è alcun dubbio che l’organizzazione di questa mostra è anche una grande occasione per rilanciare l’immagine del Paese dimostrando che San Marino punta sull’eccellenza della sua offerta anche in questo settore. Determinanti per la realizzazione di questo evento la piena sinergia con il Governo e le strutture tecniche dello Stato, la SUMS e l’appoggio d’importanti sponsor come il Gruppo Del Conca e il Gruppo SIT. Altrettanto fondamentale il rapporto di collaborazione con la Fondazione della Cassa di Risparmio di Rimini e quello con Marco Goldin, il curatore della mostra e il leader di Linea d’Ombra, la più importante organizzazione di mostre in Italia. Ricordiamo che “Monet, Cézanne, Renoir e altre storie di pittura”, è aperta in contemporanea, dal 23 ottobre 2010 al 27 marzo 2011, con la mostra riminese, “Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon”, sempre organizzata e curata da Goldin, a Castelsismondo. Ne è il naturale approfondimento, il logico proseguimento. Eppure, in modo autonomo declina agli occhi dei visitatori, già più di dodicimila le prenotazioni, pagine straordinarie della storia dell’arte che fecero di Parigi e della Francia, il grande faro della pittura mondiale. Pizarro, Monet, Sisley, Cézanne, Renoir, Corot, Courbet, Degas, Bazille, i pittori del Salon, accompagnano i visitatori all’interno della pittura nuova. Si viaggia nella sera sulle Rive del Reno, si ammirano le lavandaie sulle rive di un fiume e una contadina che abbevera la sua mucca. Ci si commuove di fronte ad una madre che insieme alla figlia piangono l’altro figlio morto dopo un’inondazione, e Adamo ed Eva che trovano il corpo di Abele. Si assiste a una processione con il crocefisso. Ancora paesaggi all’imbrunire, una piccola italiana cantante di strada, una giovane donna in costume veneziano, una nuda giovane curiosa, una corsa di cavalli a Longchamp, bagnanti in una radura, spiagge, ancora fiumi, rive fiorite, marine, una veduta dalla finestra sulla campagna. Jacques Berger da bambino, l’autoritratto con berretto di Cézanne, il doppio ritratto di Alfred Bruyas, un ritratto di Bazille. Ed è pace, stupito silenzio, al cospetto della totale devozione alla luce e al colore. La mostra ha richiamato, nel suo primo weekend di apertura al pubblico, 800 visitatori provenienti da tutta Italia oltre che numerosi sammarinesi. Un clima particolarmente vivace si è respirato nel centro storico di San Marino raggiunto da un vasto pubblico che ha apprezzato l’esposizione e confermato le attese dei promotori di questo grande evento. Vi è la conferma di un’operazione senza precedenti. Il curatore della mostra Marco Goldin ha parlato di un “piccolo miracolo”: in soli nove mesi è stata realizzata una sala espositiva con tutti i parametri internazionali di sicurezza e climatizzazione.
 

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