La tensione resta alta nei corridoi e nelle stanze dei bottoni della Rai. Dopo gli attacchi di ieri firmati Bersani, oggi l’affondo di don Tonino Di Pietro. E Sergio Zavoli convoca il Cda al completo.
La tensione resta alta nei corridoi e nelle stanze dei bottoni della Rai. Dopo gli attacchi di ieri firmati Bersani, è di questa mattina l’affondo del leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. Ma non il solo. In una lettera del presidente Sergio Zavoli, la commissione di vigilanza all’unanimità ha deciso di convocare il cda dell’azienda al completo. Quanto a Di Pietro, "Le forze di opposizione – scrive nel suo blog – ritirino immediatamente i propri consiglieri dal Cda Rai. Non basta chiedere le dimissioni di Masi, come ha già fatto l’IdV da tempo, occorre un passo in piu’: una presa di coscienza da parte di tutti i partiti che, a parole, sostengono di voler fronteggiare il disastro, mentre nei fatti contribuiscono ad alimentarlo". Dunque, ha aggiunto, "basta con l’ipocrisia del politichese. I partiti escano per sempre dalla Rai, poiché è inammissibile che il controllato controlli il suo controllore". Per il leader dell’Idv, "la situazione del servizio pubblico radiotelevisivo e’ diventata insostenibile: Masi, che da tempo conosceva i bilanci, oggi propone il blocco del turn over e delle retribuzioni, mentre fino a qualche ora fa si è preoccupato di sistemare in azienda direttori esterni, nominati a palazzo Grazioli e pagati profumatamente, che hanno affossato in maniera definitiva l’informazione pubblica con notevoli danni anche sugli ascolti e perdite economiche". al fronte della vigilanza.
"L’Ufficio di Presidenza, dopo una relazione introduttiva del Presidente Sergio Zavoli, ha deciso all’unanimità l’audizione dell’intero Cda della RAI. La scelta dei tre temi che saranno oggetto dei relativi Atti d’indirizzo:
a) pluralismo nell’informazione e nei programmi di approfondimento.
b) La qualità dei programmi e la questione etica.
C) La gestione delle risorse umane ed economiche".
E’ quanto si legge in una nota della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
"Ha preso avvio – ha dichiarato il Presidente Zavoli – un impegno non meramente formale, ma che vincola la RAI al rispetto di un inusitato e risoluto indirizzo parlamentare, volto a promuovere una nuova fase nel governo e nell’operativita’ dell’Azienda, e quindi una rinnovata immagine del Servizio pubblico". Quanto a Report e all’annunciata causa intenta da Berlusconi "io non l’ho ricevuta ancora e non so cosa mi si contesta". Ha detto in un’intervista su Radio 24, Milena Gabanelli.
