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Giochi del Titano tendenza invertita

da Redazione

La Giochi del Titano? È sempre in perdita, ma il calo è calato dal 12% annuo al 2%. O più precisamente il 2,13% dal gennaio a ottobre 2010. Il settore nel 2009 ha portato 10 mln nelle casse dello Stato.

A San Marino ciclicamente si torna a parlare di casinò, spesso quando le altre risorse da cui attingere denaro per far muovere la macchina dello Stato si fanno sempre più difficili da recuperare. Come in questo momento. Eppure i giochi della sorte, così sono definiti, che a San Marino vengono gestiti dalla Giochi del Titano sono alle prese con una emorragia notevole: dal 2007 al 2009 il calo è stato infatti del 12% medio. Ma oggi GdT ha convocato la stampa per dare una buona notizia: nell’anno in corso, dunque da gennaio a ottobre 2010, la tendenza si è invertita. E se il segno resta “meno”, il calo dell’attività è decisamente più contenuto: 2,13%.
“Abbiamo necessità – ha spiegato ai microfoni di San Marino Rtv il Direttore della Giochi del Titano Salvatore Caronia – di creare oltre ai giochi un servizio di intrattenimento dei clienti, comprensivo di servizio ristorante, per fornire un’offerta completa. L’on line a San Marino? “È difficile”, spiega ancora Caronia.
Alcuni numeri snocciolati questa mattina. La media di ingressi è di 300 persone giornaliere, di 600 nel week end. Di questi, il 92% dei giocatori, la quasi totalità dunque, sono italiani. E dell’8% di sammarinesi uno su quattro va a giocare tre volte l’anno.
Facendo il punto sulla sala, sono state abbandonate le vecchie macchinette Keno e sono state introdotte 77 new slot. Nel Bilancio dello Stato 2009, l’apporto fornito dai giochi della sorte è stato di 10 milioni di euro.
 

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