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San Marino, in Consiglio idee poche e confuse

da Redazione

Poche idee, ma confuse. È questo il senso del dibattito in Consiglio Grande e Generale sulla manovra straordinaria.

Poche idee, ma confuse. È questo il senso del dibattito in Consiglio Grande e Generale sulla manovra straordinaria. Di certo si sa che i conti pubblici sammarinesi sono in deficit, in deficit pesante, almeno 70 milioni di euro. La manovra (o manovrina, come è giusto chiamarla, come la chiamiamo da tempo) è bocciata senza se e senza ma dall’opposizione: troppo poco coraggiosa.

 

Pasquale Valentini, dal canto suo, prova a spiegare la sua formula magica: contenimento della spesa, ricerca di nuove entrate, ricerca di strumenti per lo sviluppo del paese. Peccato che non sia il teorema di pitagora. Peccato che non basti pronunciarla per trasformare una zucca in una carrozza in grado di correre.
E allora ognuno a proporre le proprie idee, le proprie scelte vincenti, i propri cavalli di battaglia. La casa da gioco, il costo del lavoro da abbassare, la parificazione tra dipendenti pubblici e privati, la firma con Bruxelles degli accordi contro le doppie imposizioni, il controllo delle residenze, un’imposta sui servizi… poche idee ma confuse.
E, soprattutto, la certezza che la manovrina non sarà certo la panacea di tutti i mali. E purtroppo, temiamo, non sarà neanche un’aspirina.

 

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