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Nucleare, riavviati due reattori in Italia. I Verdi protestano

da Redazione

Due reattori del Centro Ricerche Casaccia, il più grande complesso di laboratori e impianti dell’Enea, sono stati riavviati oggi e portati a criticità, in occasione del cinquantenario del centro. I Verdi protestano.

Due reattori del Centro Ricerche Casaccia, il più grande complesso di laboratori e impianti dell’Enea, sono stati riavviati oggi e portati a criticità, in occasione del cinquantenario del centro. Una ricorrenza celebrata con un evento nel Centro, mentre i Verdi hanno inscenato all’esterno una manifestazione di protesta contro il nucleare.

Sorta nel 1960 – spiega l’Enea, agenzia per lo sviluppo di nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – " La Casaccia" era diventato il cuore della ricerca nucleare applicata in Italia, nonché il luogo nel quale formare i tecnici italiani nel campo dei reattori nucleari.

E anche dopo l’uscita dell’Italia dal programma nucleare, in seguito al referendum del 1987 sulla scia dello shock provocato dal disastro di Cernobyl in Ucraina, il centro "non ha mai abbandonato la sua iniziale vocazione. In tutti questi anni ricercatori e tecnici hanno continuato a lavorare all’interno di infrastrutture di ricerca e impianti di qualificazione industriale, mantenendo quell’insieme di conoscenze e competenze che rappresentano oggi un patrimonio di invidiabile valore".

L’accensione dei due reattori avvenuta oggi, spiega ancora l’Enea, si inquadra "nel rinnovato impegno dell’Agenzia Enea nel fornire, in sintonia con le decisioni del Governo in materia energetica, sostegno tecnico e scientifico alla crescita delle capacità e delle competenze del mondo industriale nazionale".

Ma l’iniziativa è stata criticata dagli ambientalisti contrari alla ripresa del nucleare, da tempo annunciata dal governo.

"Si tratta dell’ennesima mossa propagandistica delle lobby nucleari in Italia, dopo la nomina di Umberto Veronesi ai vertici dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare che non trovano di meglio che aggrapparsi ai relitti dell’epoca nucleare, nel tentativo spingere il nucleare nel nostro Paese", ha detto in una nota il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli.

"Avremmo voluto sentire dall’Enea… parole concrete circa l’effettiva messa in sicurezza dei circa i 6.300 metri cubi di scorie radioattive presenti in Casaccia, che rappresentano la più grande concentrazione in Italia e tra le quali si trovano 60 m3 di pericolosissimo Plutonio", ha aggiunto il leader degli ecologisti, che hanno inscenato una manifestazione in mattinata davanti la sede Enea-Casaccia.

Secondo i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta invece, "La riaccensione dei reattori nucleari nel centro dell’Enea a Casaccia sarà una buona notizia per la ricerca italiana se gli stessi saranno usati bene e non piegati alle logiche della politica avventurista dell’attuale Governo".

A giudizio dei due esponenti Pd, "Con uno dei due reattori infatti si possono esplorare tecnologie per i reattori di quarta generazione che potrebbero forse consentire in futuro di costruire nuove centrali elettronucleari che ricicleranno il combustibile riducendo ad una frazione poco rilevante la produzione di scorie purché la ricerca sia supportata da adeguati finanziamenti".

I due piccoli reattori nucleari dell’Enea, dicono ancora Ferrante e Della Seta, inoltre potrebbero costituire un utile campo di ricerca e sperimentazione per applicazioni in vari campi, tra cui quello importantissimo delle tecnologie mediche.

(Reuters)

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