Il trentennale dell’Asfa, l’Associazione Sammarinese Foto Amatori: l’intervento del Segretario di Stato alla Cultura, Romeo Morri. "Per dare insieme un’immagine che non solo è arte, ma la quintessenza della cultura di un popolo".
E’ curioso ciò che sa trasmettere una fotografia. Tanti dettagli, particolari infiniti, a partire dal colore degli occhi, dei capelli, il tipo di pelle, una piega del viso, la vena che corre sul palmo di una mano. Centinaia di piccoli frammenti che ti raggiungono in un semplice ritratto e che, prima della descrizione di un volto, trasmettono lo stato di un animo.
Se poi ci si aggiunge l’ambientazione tutto si amplifica. Un mondo intero in un fotogramma: gente che cammina, che lavora, che riposa; palazzi, alberi, foglie, cielo, auto, insegne luminose, cartelli pubblicitari, animali, fumo, polvere, pavimenti, chewing gum masticati su strade consumate, luci e… i suoni? Dove finiscono i suoni? L’emozione particolarissima di una fotografia, la meraviglia e lo stupore che regala proprio in un fantastico fermo immagine, è in questo suo essere regalo silenzioso, flash back di una vita che non torna mai uguale.
E poi i dettagli. Anche lo sfondo sfocato di una fotografia provoca emozioni, amplifica il soggetto, il gesto, l’espressione, il vedere/non vedere l’ambiente, ma solo un primo piano fatto di contrasti che concede, a chi lo guarda, la possibilità di divagare, sognare, immaginare… sorpresa! …Cosa ci sarà oltre? Cosa pensa? Cosa guarda? Cosa sta passando nel suo animo?
Nel "mondo reale" dopo lo scatto rubato segue l’immagine esplicativa e vivendo il momento si arriva a capire il perché di quel gesto o espressione che può, il più delle volte, chiudere un cerchio di immagini, o meglio di movimenti che significa esattamente quello che si vede; o tutt’altro, che lascia dimenticata un’emozione per evidenziarne un’altra.
Tutto dipende dall’attimo. Quell’’attimo catturato, che non concede repliche, che concede un’emozione che non tonerà mai più.
La fotografia. L’insostituibilità della fotografia. La magia dell’arte del ricordo, catturato, rubato, cercato, voluto, fortunato.
E allora, in ogni scatto, si nota ogni cosa: un colore, una luce, un sorriso, una lacrima e, soprattutto, il tempo che passa inesorabile. Il tempo che è l’unica forma di giustizia uguale per tutti…
In trent’anni di vita, l’ASFA ci ha regalato tutto questo e anche di più. Ci ha donato il piacere delle cose belle; il privilegio di una forma d’arte nuova, sempre mutevole e originale, com’è il mondo e la società in cui viviamo. Ci ha offerto un mezzo espressivo della rappresentazione che funziona meglio di qualsiasi altro procedimento manuale, che tocca le vette dell’arte facendo cronaca, che fa cronaca elevandola alle vette dell’arte.
In trent’anni, lo scatto è rimasto uno scatto. Cambia il mezzo, lo strumento, la tecnologia. L’esperienza dei primi fondatori dell’Associazione si affianca ora alla creatività e alla capacità innovativa dei giovani, iniziati alle nuove tecnologie digitali, capaci di esaltare ulteriormente la natura intrinseca di quella che mai potrà essere una “semplice fotografia”.
Sotto traccia, ma con una sua fondamentale e insostituibile valenza, il valore aggregativo dell’ASFA, capace di mettere insieme attraverso una pluralità di persone, il talento e la passione, allineandoli, mescolandoli, alternandoli, affinché l’uno e l’altro, insieme e singolarmente, possano essere messi al servizio della persona e della comunità. Per dare insieme un’immagine che non solo è arte, ma la quintessenza della cultura di un popolo.
Il Segretario di Stato alla Cultura di San Marino
Romeo Morri