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Crisi, come prevenire il rischio sistematico

da Redazione

Le crisi finanziarie hanno costi alti, non solo a causa di “frizioni”, ma anche perché la trasformazione della liquidità è socialmente importante

Quando un sistema finanziario è gestito da intermediari che come compito fondamentale ha la trasformazione della liquidità, non può che entrare in crisi con il conseguente fallimento dell’intermediazione finanziaria e l’arresto delle transazioni: gli attori del mercato temono per il valore dei loro investimenti e ne chiedono l’immediata liquidazione. Le crisi finanziarie hanno costi alti, non solo a causa di “frizioni” (per esempio, i costi dei vari default), ma anche perché la trasformazione della liquidità è socialmente importante perché permette investimenti maggiormente produttivi. La possibilità di fallimenti del mercato giustifica dunque il ruolo dei regolatori. Gli strumenti per prevenire le crisi finanziarie sono la vigilanza, i requisiti sulla capitalizzazione e la gestione dei tassi d’interesse da parte delle autorità monetarie. La situazione attuale, tuttavia, ha mostrato come l’uso di questi strumenti sia stato insufficiente poiché essi non sono stati in grado di prevenire la creazione di un rischio sistemico e la crisi stessa. In passato, il sistema finanziario delle maggiori economie del mondo è cresciuto e si è trasformato per effetto di un sistema economico di tipo capitalistico e per lo sviluppo delle moderne tecnologie di calcolo e comunicazione. Lo scambio di obbligazioni e derivati è dilagato fuori del sistema bancario, facendo aumentare il rischio alle controparti ed invadendo i mercati obbligazionari con il rischio di liquidità. Tuttavia, nonostante l’incremento numerico e la complessità delle transazioni finanziarie, è possibile garantire ai gestori del rischio sistemico quel vantaggio informativo sugli attori del mercato finanziario del quale i primi hanno bisogno per riuscire a identificare le debolezze del sistema finanziario nel momento in cui queste si formano. Ciò richiede che gli attori del mercato, coinvolti nel processo di trasformazione della liquidità rendano nota alle autorità di vigilanza la portata delle loro attività. Richiede anche un nuovo ordinamento che riguardi sia le banche (servizi al cliente) che i gestori degli investimenti (gestori di capitali). Due funzioni con rischi molti diversi che richiedono una loro netta identificazione e separazione, così come servirebbe un trattamento uniforme delle varie organizzazioni all’interno di ciascuna funzione.

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