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Appalti pubblici, tutto resta come prima

da Redazione

Nulla cambia, almeno per ora, per le imprese sammarinesi che partecipano agli appalti pubblici in Italia. Lo ha deciso l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici.

Un’importante decisione, importante per le imprese di San Marino che partecipano agli appalti pubblici italiani, è stata presa dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici. Con una nota, datata 6 ottobre, ha deciso di non bloccare le imprese di paesi black list “fino a quando non sarà pronto il Decreto attuativo dell’economia che dovrà indicare il percorso per autorizzare la loro partecipazione alle gare di lavori, servizi e forniture”.
Dunque nulla cambia, almeno per ora, per le imprese sammarinesi costrette a fare i conti, fino a questo momento, solo con la Legge 30 luglio 2010 n° 122 conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 31 maggio 2010, n° 78 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”. Nell’articolo 37 di tale provvedimento (disposizioni antiriciclaggio) si precisa che gli operatori aventi sede, residenza, o domicilio in paesi cosiddetti black list di cui al decreto del Ministro delle Finanze 4 maggio 1999 (ove è inserita San Marino) sono ammessi a partecipare alle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e fornitura solo previa autorizzazione rilasciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze secondo modalità da definire entro 30 giorni con apposito decreto. Decreto che in realtà non è ancora stato emanato, e dunque le procedure per accedere agli appalti restano, di fatto, invariate.
 

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