Dopo i movimenti tettonici della scorsa settimana nel Patto per San Marino interviene il Psrs, con cui la Dc ha aperto un dialogo (prima di passare la palla della trattativa al Patto). E il messaggio è incontrovertibile: "Non faremo da stampella della maggioranza".
Il Paese sta attraversando una crisi economica e sociale senza precedenti che rischia di sfociare in una crisi di sistema con conseguenze pesantissime sul futuro tenore di vita dei nostri concittadini. Le gravi criticità vengono purtroppo appesantite dall’immobilismo progettuale e dall’incapacità decisionale dimostrate sino ad oggi dal Governo del Patto che non è in grado di dare risposte efficaci ed adeguate all’emergenza in atto.
Il Patto per San Marino ha fallito tutti gli obiettivi dichiarati, non ha realizzato il programma di coalizione, non ha un progetto di futuro, ha decisamente peggiorato i rapporti con l’Italia,ha aggravato la crisi provocando un rapido declino economico e sociale, ha sottovalutato lo stato di precarietà dei conti pubblici indebitando il Paese, fingendo manovre straordinarie ed urgenti e dilapidando il “tesoretto” dello Stato lasciato dal governo precedente. Il momento particolarmente delicato e difficile è stato opportunamente riconosciuto dallo stesso PDCS. Infatti, i ritornelli delle colpe delle politiche del passato e del percorso di cambiamento già avviato non stanno più in piedi. E’ arrivato il momento che il Patto per San Marino lasci perdere la politica dello scaricabarile e si assuma le proprie responsabilità, dimostrando se è in grado di fare uscire il Paese dalla complicatissima situazione che sta affrontando. Non si può perdere altro tempo. Se così non fosse, come ormai appare evidente, allora occorre determinare una netta discontinuità con le politiche espresse dall’attuale maggioranza, aprendo una fase completamente nuova caratterizzata dal rinnovamento e dal cambiamento, basata su interventi immediati per salvare il Paese e su un progetto di medio e lungo termine per costruire la nuova San Marino.
In tal senso, il PSRS, nel valutare con attenzione la disponibilità al dialogo e al confronto manifestata dal PDCS – che è importante interlocutore per l’impostazione di un ragionamento di prospettiva – afferma nuovamente con molta chiarezza di non essere in alcun modo disposto a fungere da stampella della maggioranza.
Il Partito Socialista Riformista Sammarinese, che ha già dato prova di grande senso di responsabilità fornendo il proprio disinteressato contributo per il bene comune, ribadisce con forza di non essere disponibile a pure operazioni di potere che non corrispondono agli interessi generali dei sammarinesi e auspica che tutte le forze responsabili riconoscano l’esaurimento dell’attuale fase politica, con l’obiettivo di formare una maggioranza coesa e lungimirante capace di rimettere in piedi l’economia pubblica e privata e di restituire onore e dignità alla nostra Repubblica.
c.s.