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San Marino, Consiglio: 3 giorni di grandi manovre

da Redazione

Tre giorni di Consiglio Grande e Generale, da oggi, a San Marino: sul tavolo l’assestamento di bilancio e la manovrina. Sotto il tavolo, invece, si agita la politica del Titano: il Pdcs passa la trattativa con Psrs al Patto, il Psrs risponde subito "non c’interessa". E poi ci sono gli Eps…

Tre giorni di Consiglio Grande e Generale a San Marino: la settimana politica parte all’insegna delle problematiche economiche (chiamarle semplicemente questioni sarebbe riduttivo). I Sessanta infatti dovranno esprimersi sull’assestamento di bilancio e sulla manovrina straordinaria (usiamo sempre il diminutivo, manovrina non è vezzeggiativo, perché questo termine rende l’idea della debole portata del provvedimento). Un bilancio che piange e fa piangere lacrime amare, perché il deficit sammarinese è quasi il doppio di quello che era stato previsto (oltre 70 milioni di euro, si “contava” su un rosso di 40). E al di là dell’annunciato “tesoretto” da 78 milioni, frutto degli avanzi dei bilanci precedenti di cui aveva accennato qualche tempo fa il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini, nulla si vede all’orizzonte per pompare acqua fuori dalla stiva dell’economia sammarinese colpita duramente dall’iceberg del Decreto Incentivi (e dalla rigidità della politica di Giulio Tremonti nei confronti del Titano).

Ma se in Consiglio sul tavolo si gioca la partita economica, sotto il tavolo va in scena uno scontro decisamente più ambiguo ed insidioso, uno scontro politico senza sconti che potrebbe portare (c’è chi lo teme, chi invece sciaguratamente se lo augura) anche a colpi di scena. Il Pdcs ha intessuto, nelle ultime settimane, relazioni strette con il Partito dei Socialisti Riformisti di Paride Andreoli, ma nel Consiglio Centrale della scorsa settimana ha deciso di passare la palla della trattativa alla coalizione, il Patto per San Marino. Proprio ieri è arrivata la risposta del Psrs (una risposta alla disponibilità a trattare oppure una risposta “trasversale” alla scelta di trattare con il Patto e non alcuni esponenti del Pdcs?) che equivale a un no grazie, non saremo la stampella della maggioranza (CLICCA QUI per approfondimenti). E poi restano le fibrillazioni dovute al lento spostamento degli EuroPopolari verso l’altra parte della barricata, una frizione accelerata dalle parole, ripetute e confermate più e più volte dall’ex segretario Dc Pier Marino Menicucci (“senza risultati governo a casa” è la sintesi del suo pensiero, che ha scosso la coalizione di cui fa parte). Una frizione che potrebbe portare un esponente di spicco, Federico Bartoletti, a sua volta a dare l’addio al partito, magari per confluire in Alleanza Popolare per dare corpo ad una voce che si ripete da giorni, da quando ha rimesso il proprio incarico di capogruppo Eps proprio in risposta alle dichiarazioni di Menicucci.
E Alleanza Popolare? Fixing.com ha interpellato nel week end Mario Venturini, Presidente di Ap (CLICCA QUI per leggere l’intervista). Stando alle sue parole, chi si attende colpi di testa di Alleanza Popolare in Consiglio in risposta alle trattative democristiane con il Psrs rischia di restare deluso…
Ma la settimana politica è appena iniziata e la situazione è in perenne divenire, quindi dovremo seguire con attenzione sia gli sviluppi del Consiglio Grande e Generale, sia ciò che avviene nei corridoi di Palazzo Pubblico.

CONGRESSO DI STATO
Oggi si riunisce anche il Congresso di Stato. E gli argomenti sul tavolo sono in buona parte quelli di cui si discuterà in Consiglio, ovverosia i conti pubblici e la manovra economica. Previsto anche un riferimento del Segretario Mularoni sulla trasferta a Bruxelles in cui ha avuto diversi incontri relativi al possibile avvicinamento del Titano all’Unione Europea e un riferimento sulla questione dei precari della Pa.

 

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