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Usot: un progetto a due velocità  per rilanciare il turismo di San Marino

da Redazione

È un progetto a due velocità quello presentato in settimana dall’Usot, l’Unione Sammarinese Operatori del Turismo. Un progetto che ha un solo limite: per poter essere “messo in moto” richiede la volontà della politica.
 

È un progetto a due velocità quello presentato in settimana dall’Usot, l’Unione Sammarinese Operatori del Turismo. Un progetto che ha un solo limite: per poter essere “messo in moto” richiede la volontà della politica. Politica finora bloccata, immobile, persa in equilibrismi inutili e in statici equilibri. Questa almeno è l’accusa degli operatori del settore turistico. Che devono fare i conti con un trend negativo che dura almeno da 8 anni e che si sentono con le mani legate anche di fronte a possibilità che sarebbero – parliamo in linea di teoria – afferrabili anche senza compiere troppi sforzi. “Il vero problema – afferma Paolo Rossi, Presidente Usot – è proprio la gestione amministrativa dello Stato”. Non a caso il Piano per il rilancio proposto dall’Usot è a grandi linee lo stesso di un paio di anni fa, giusto riveduto e corretto. Allora venne presentato ad un Governo che di lì a poco cadde, portando il Paese alle ennesime elezioni. “Ma anche dal Governo di oggi ancora non abbiamo ricevuto risposte”, replica sconsolato Rossi.

 

Le proposte a breve termine
Tra gli obiettivi a breve termine l’Usot fa riferimento a quei target raggiungibili nell’immediato, con costi e investimenti contenuti. Si parte dalla valorizzazione di San Marino come Patrimonio Mondiale dell’Umanità (tramite l’implementazione del “Piano di Gestione” in collaborazione tra il Comitato di Coordinamento Unesco e le associazioni di categoria; mediante un Regolamento per la conservazione e la valorizzazione degli immobili). Si prosegue con l’intensificazione dei controlli su petulanza e disservizi ai turisti. E ancora con l’istituzione di un ufficio reclami, con la chiusura immediata dei servizi igienici pubblici (un disastro, per l’Usot). E l’organizzazione di seminari, incontri e corsi di formazione per gli operatori del settore e anche la cittadinanza.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la promozione turistica, con iniziative che Usot vorrebbe rivolgere alla differenziazione dell’offerta turistica e alla destagionalizzazione dei flussi. Qui l’Associazione propone il potenziamento di San Marino Città d’Arte e una nuova pianificazione degli eventi e delle manifestazioni. Il “prezzo da pagare”, se così si può dire, per tutto questo, è costituito da un’incentivazione all’apertura notturna e invernale degli esercizi turistici (anche tramite aiuti per le attività in difficoltà), un nuovo Contratto di Lavoro Collettivo più vicino alle esigenze della categoria, una nuova regolamentazione delle assunzioni e delle liste di collocamento, esattamente la stessa esigenza posta – guarda caso – dal mondo imprenditoriale. E poi ci sono i “crucci” dell’Usot: il marketing turistico e le infrastrutture. Anche in questo settore gli operatori turistici hanno le idee chiare su quanto necessario. Tra le proposte per la pubblicizzazione del territorio e del sistema paese spicca quella di sensibilizzare i sammarinesi residenti all’estero, e di organizzare piccoli eventi presso ambasciate onorarie e consolati in giro per il mondo. Secondo l’Usot poi vanno liberalizzati i flussi turistici, riviste le tariffe dei parcheggi e migliorato il trasporto via bus tra San Marino e Rimini.


Grandi progetti e grandi opere
Guardando ad un progetto quinquennale, l’Usot ripropone vecchi progetti ambiziosi quali la trasformazione del Titano in una vera e propria cittadella universitaria grazie allo sviluppo di università e polo tecnologico. Altro capitolo riguarda il turismo congressuale, con la proposta di spostare San Marino Rtv e adibire il Kursaal a vero e proprio Palazzo dei Congressi, quindi c’è la vecchia proposta di attrarre investitori per realizzare una o più strutture destinate centro benessere e resort, con hotel di lusso, centri termali, campi sportivi eccetera. Piace all’Usot anche il discorso, lanciato dal Forum Ambrosetti, di realizzare un parco di intrattenimento tematico. Abbiamo tenuto per ultimo il cavallo di battaglia dell’Usot: la casa da gioco. Il casinò statale, off limits per i sammarinesi, è una questione strategica per gli operatori turistici, che chiedono alla politica di rivedere la convenzione italo-sammarinese. E rilanciano con un’altra proposta sicuramente più “agile”: dotarsi di una sala da poker aperta tutto l’anno, una struttura che in Italia ancora non c’è e che potrebbe intercettare un turismo stanziale con buona capacità di spesa.
Tra le grandi opere invece l’Usot insiste sulla necessità di potenziare l’aviosuperficie di Torraccia e di ripristinare un’alternativa “ecologica” alla Superstrada Rimini – San Marino, magari creando una linea metropolitana (anche di superficie) o riattivando la vecchia ferrovia.

 

 

 

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