Home NotizieSan Marino Lazzaro Rossini, Psd: se Paride (Andreoli) salta sul Cavallo di Troia

Lazzaro Rossini, Psd: se Paride (Andreoli) salta sul Cavallo di Troia

da Redazione

L’ha presa con sportività Lazzaro Rossini, del Psd, l’apertura del Governo al Partito dei Socialisti Riformisti. Così, con un sottile velo d’ironia, ha raccontato l’epica storia di Paride il Troiano. Ogni riferimento a Paride Andreoli del Psrs è puramente voluto.

L’ha presa con sportività Lazzaro Rossini, del Psd, l’apertura del Governo al Partito dei Socialisti Riformisti. Così, con un sottile velo d’ironia, ha raccontato l’epica storia di Paride il Troiano. Ogni riferimento a Paride Andreoli del Psrs è puramente voluto.

 

Paride, il mitico troiano
“Paride era figlio di Priamo, re di Troia. Prima della sua nascita la madre ebbe un sogno premonitore che lo indicava come la causa della distruzione di Troia, e per questo fu allontanato dalla città ed affidato ad un pastore perché lo allevasse sul monte Ida.
Chiamato a giudicare quale fra Giunone, Minerva e Venere fosse la più bella, scelse Venere che gli aveva promesso in cambio la "donna più bella del mondo", Elena, moglie dello spartano Menelao. Recatosi, così, come ambasciatore a Sparta, Paride rapì Elena e la condusse a Troia, causando il conflitto che avrebbe distrutto la città.”
Rileggendo casualmente i miei lontani rudimenti di mitologia greca mi è balzato alla mente un’immagine, quella di Paride, ovviamente quello nostrano, opportunamente aggiornata e clamorosamente affine alla originale versione mitologica.
Che Paride abbia un amore politico, manifesto e divulgato è un fatto pubblico.
Che Paride sia capace di abbandonare ogni scrupolo per coltivare il suo amore dalle chiome rosse lo ha dimostrato a più riprese.
Che Paride sia incurante del fatto che il suo amore sta in un’altra casa, quella nemica è altrettanto dimostrato.
Che Paride abbia più volte operato pervicacemente, dividendo, danneggiando, sminuendo e penalizzando la sua casa, quella socialista e i suoi compagni, pur di fare un piacere al suo amore è cronaca anche di questa ultima stagione politica.
Che Paride non abbia esitato a smentire il suo congiunto Ettore Celli, le cui iniziative verso il Presidente Affari di Giustizia avrebbero disturbato il suo amore, è notizia recente.
Che Paride si sia gonfiato il petto di gioia nel poter garantire al suo amore che le sue falangi non avrebbero partecipato alla pubblica proiezione di una registrazione in cui si dimostrava clamorosamente che il suo amore è un amore bugiardo, è altra recente e clamorosa notizia.
Che Paride, quale condottiero di moderata statura, di fronte alla proposta di allargare e rafforzare la propria casa, quella socialista, recuperando e unificando insieme compagni vecchi e nuovi, fedeli ed infedeli, stia invece tenacemente lavorando per donare le sue forze alla causa politica del suo incantato amore sono vicende di queste ore.
Che Paride, pur di coronare il suo amore politico, non voglia, non riesca o non possa vedere che il suo amore non è altro che il cavallo di Troia che distruggerà la sua casa, è purtroppo ormai una tragica realtà.
Coscienti di tutto questo, verificato tutto questo, non è davvero il caso, che prima che ciò che ho voluto raccontare si avveri fino in fondo, il nostro candido Paride venga anch’egli affidato quanto prima ad un pastore perché finisca di allevarlo sul monte Ida o se proprio impossibile su qualche altro remoto cucuzzolo delle nostre zone?
Fuori dalla parafrasi, mi piacerebbe molto che ciò che ho voluto illustrare fin qui potesse essere solamente un divertente esercizio storico-letterario.
I fatti, la storia e il profilo dello sventurato personaggio purtroppo fanno invece pensare che quanto raccontato rappresenti tragicamente la realtà.
14 ottobre 2010
Lazzaro Rossini
Psd

c.s.

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