Home NotizieItalia Roma, alpini uccisi in Afghanistan: è il giorno dei funerali

Roma, alpini uccisi in Afghanistan: è il giorno dei funerali

da Redazione

Alle 10.30 di oggi a Roma, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, i funerali solenni di Giammarco Manca, Marco Pedone, Francesco Vannozzi e Sebastiano Ville, i quattro alpini morti in un agguato in Afghanistan.

Alle 10.30 di oggi a Roma, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, i funerali solenni di Giammarco Manca, Marco Pedone, Francesco Vannozzi e Sebastiano Ville, i quattro alpini morti in un agguato in Afghanistan.

La cerimonia dei funerali dei quattro alpini morti in un agguato in Afghanistan lo scorso 9 ottobre è stata trasmessa in diretta su RaiUno, a cura del Tg diretto da Augusto Minzolini. Alle esequie presenti le più alte autorità dello Stato, i leader dei principali partiti, nonché le autorità militari, per dare l’ultimo saluto a Giammarco Manca, Marco Pedone, Francesco Vannozzi e Sebastiano Ville, appartenenti tutti al Settimo Reggimento Alpini di Belluno. Questi i nomi dei 4 soldati italiani che hanno perso la vita nel corso di un’imboscata avvenuta quando in Italia non erano ancora le 8 di mattina, contro un’autocolonna formata da una sessantina di mezzi militari italiani che si stava recando nella valle del Gullistan, nella provincia di Farah, per trasportare il materiale necessario per la costruzione di una base avanzata. L’attentato ai danni del contingente italiano non poteva che riaccendere le polemiche sulla partecipazione alla missione Isaf e dare vita ancora una volta a un dibattito su una possibile exit strategy e quindi di un eventuale ritiro anticipato (rispetto agli altri Paesi) delle nostre truppe presenti in Afghanistan. Di certo, sono sempre di più, alla luce soprattutto di questa ennesima tragedia, quelli che credono che la presenza in Afghanistan, più che una missione di pace, sia in realtà una vera e propria guerra. Domenica, durante la visita alla camera ardente allestita all’ospedale militare del Celio per rendere omaggio ai 4 caduti, lo sfogo dello zio di una delle vittime: «Signor ministro, godetevi lo spettacolo», ha detto fra le lacrime, rivolto al ministro della Difesa Ignazio La Russa. Il mondo politico resta comunque diviso tra chi auspica il ritiro e chi invece preferisce un cambio delle regole d’ingaggio. Nel frattempo, Luca Cornacchia, il militare rimasto ferito nell’attentato (ha riportato la frattura del secondo metatarso del piede sinistro, lo schiacciamento della terza vertebra lombare e un trauma da pressione da onda d’urto), resta ancora in osservazione. Le sue condizioni non destano fortunatamente preoccupazioni ed è ricoverato nell’ospedale di Delaran da dove, se non ci saranno complicazioni, verrà trasferito molto presto in Italia.

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