Gli Eps stanno al Patto per San Marino come Futuro e Libertà sta al Pdl. Anzi, forse dopo le dichiarazioni di Pier Marino Menicucci nel week end appena concluso, la rottura è ancora più netta.
Gli Eps stanno al Patto per San Marino come Futuro e Libertà sta al Pdl. Anzi, forse dopo le dichiarazioni di Pier Marino Menicucci nel week end appena concluso, la rottura è ancora più netta. E gli Eps hanno qualcosa più di un semplice piede fuori dalla porta. Il messaggio non sussurrato, ma gridato ai quattro venti dall’ex segretario democristiano Menicucci è chiaro: schiarite all’orizzonte non se ne vedono, questa maggioranza non è in grado di governare. E se la maggioranza non è in grado di governare allora “staccare la spina è un atto di responsabilità”.
LA REPLICA DEL PATTO
“Le esternazioni degli EPS non sono più accettabili” scrive il Patto in una nota. Nella riunione di ieri, infatti, la coalizione di maggioranza (ma senza gli Europopolari che non si sono presentati…) ha fatto il punto sul contributo dei vari partiti durante i due anni di governo: “Innumerevoli sono stati i problemi da affrontare e forse, come dice lo stesso Menicucci, mai negli ultimi cinquant’anni il Paese si è trovato in mezzo a tante difficoltà difficilmente prevedibili”. E se alcuni cambiamenti radicali del sistema sono stati innescati, resta ancora grave la situazione per la mancata chiusura degli accordi con l’Italia.
“Ma siamo certi – prosegue la nota – che ‘staccare la spina’ ed interrompere oggi l’azione di Governo non porterebbe che ad un aggravamento della situazione del Paese e confermerebbe proprio quel giudizio negativo secondo il quale la classe politica Sammarinese non avrebbe la volontà di portare fino in fondo il cambiamento intrapreso”. L’accusa agli Eps è chiara, marcata, incontrovertibile: “L’atteggiamento ambiguo che gli Eps continuano a manifestare ad indebolire l’azione del Governo e della maggioranza, decretando con il loro comportamento quel “requiem per la Repubblica” che dicono di voler rifuggire. E’ venuto il momento di porre fine a questa ambiguità”.