Nel giorno della consacrazione di Lorenzo (lo spagnolo ieri ha vinto il suo primo titolo nella classe regina), la Malesia ridona agli sportivi tre nomi che, per motivi diversissimi, erano finiti nell’ombra: Rossi (MotoGp), De Angelis e Rolfo (Moto2).
di Alessandro Carli
La notizia non è quella dell’iride di Jorge Lorenzo nella MotoGp (al centauro di Maiorca, dopo l’incidente che ha messo fuorigioco Dani Pedrosa, mancava solo la matematica), bensì il ritorno di Valentino Rossi che, seppur ancora con la spalla dolorante, ha messo tutti in fila sotto il cielo della Malesia. Dietro al dottore, il caparbio forlivese Andrea Dovizioso, che sotto la bandiera a scacchi ha preceduto il neo campione del mondo. Nei dieci anche Marco Simoncelli (ottavo) e Marco Melandri, nono. Insomma, Valentino Rossi è tornato. Infortuni e dubbi sono alle spalle. Una bella iniezione in vista della grande sfida dell’anno prossimo, con Rossi alla Ducati e Lorenzo sulla Yamaha. E a Sepang è arrivata la vittoria numero 46 in Yamaha, proprio come il suo numero. "Quando ho visto che avevo 45 vittorie con la Yamaha – spiega Rossi – mi son detto devono essere 46. È stato difficile, ho fatto grande fatica ma ringrazio il team. Sono contento. Lorenzo campione? Ho fatto i complimenti a Jorge, che ha meritato. Ma io corro per me, non per lui. Tutti i miei amici che si sono divertiti mi devono offrire una pizza. Non è stata la partenza più brutta della mia carriera, mi è capitato altre volte. L’ho vista brutta, ma poi sono bastate 4-5 curve per capire che si poteva fare. Ho guidato bene, ero forte in staccata, era una gara da vincere e la differenza tra i grandi piloti e i campioni è quella di arrivare davanti quando ci sono gare da vincere. Io in questa pista vado molto forte e se sto bene ho qualche decimo di vantaggio sui miei avversari. Questa vittoria ha una grandissima importanza per me. Mi dispiace molto andare via dalla Yamaha, ma è stato un periodo indimenticabile. Se proverò la Ducati dopo Valencia? Se non me la fanno provare sono veramente delle…." conclude ridendo Rossi. Se nella MotoGp tutto era scritto (chiaro che Lorenzo non voleva rischiare), è stato spettacolo allo stato puro in Moto2: l’epurato Toni Elias (lo scorso anno correva nella classe regina) si è messo in testa la corona iridata, chiudendo ai piedi del podio. Lì davanti però è stato divertimento allo stato puro, con Roberto Rolfo che ha preceduto di 40 millesimi Alex De Angelis dopo una gara da “tutti in piedi sul divano”. Una bella iniezione di fiducia per due centauri che erano finiti un po’ nell’ombra: il pilota piemontese, dopo il testa a testa in 250 contro il sammarinese Manuel Poggiali, era quasi sparito, mentre per la ‘zanzara’ del Titano si tratta di un podio che arriva alla fine di una stagione che l’ha visto salire e scendere dalla Moto2 alla MotoGp, con ritorno. "Finalmente è arrivato il primo podio della stagione e il primo in Moto2 – ha commentato a fine gara il sammarinese -. Sono contentissimo del risultato perché questa per me è stata una stagione davvero difficile, sotto tutti i punti di vista. Il week end è stato fantastico, siamo sempre stati velocissimi e nelle primissime posizioni. La gara è stata dura specialmente all´inizio perché la gomma dura posteriore faticava a entrare in temperatura. Gli altri hanno iniziato a spingere sin da subito mentre io ho preferito aspettare per cercare di raggiungere il feeling con le gomme e non rischiare. Dopo qualche giro la situazione è migliorata così ho aumentato il ritmo e mi sono messo all’inseguimento di Rolfo. L’ho studiato attentamente per puntare alla vittoria ma è stato bravo a chiudere tutte le porte e mi è sfuggita per poco. Ringrazio gli sponsor, la squadra e tutti i miei sostenitori che hanno atteso un anno per rivedermi sul podio!”.