Il RallyLegend di San Marino è stata una grande festa, che però poteva trasformarsi in tragedia con una vettura piombata tra il pubblico. Tre i feriti, per fortuna non gravi. Ko anche Graziano Rossi, papà di Valentino. Boom di pubblico: 60 mila persone.
Il RallyLegend di San Marino è una festa dello sport. Una festa che poteva trasformarsi in tragedia, questa volta. La giornata di sabato ha visto infatti verificarsi due incidenti, il primo senza conseguenze che ha però visto protagonista un nome illustre (ce n’erano tanti, al via), ovvero Graziano Rossi, papà di Valentino, finito fuori strada con la sua Ford Sierra.
Il secondo ben più grave, con tre spettatori feriti, di cui due travolti da una vettura finita fuori pista durante una fase di trasferimento tra una speciale e l’altra. L’episodio è avvenuto attorno alle 13.30 di sabato, a Chiesanuova, quando la Ford Escort di Sergio Biancolli dopo un testacoda è uscita di strada travolgendo due spettatori provenienti da Reggio Emilia, un 57enne e la cognata 46enne. Ad avere la peggio è stato l’uomo, cheha riportato traumi in varie parti del corpo, fratture agli arti superiori e al naso, ed è tuttora ricoverato all’Ospedale di Stato di San Marino. La donna ha invece riportato la frattura di un piede ed è stata già operata. Per loro la prognosi è rispettivamente di 70 e 60 giorni. Una terza persona, un ragazzo di 21 anni, vedendo l’auto impazzita che stava arrivando dalla sua parte, si è gettato di lato ed ha sbattuto la testa, provocandosi un leggero trauma cranico, ma è stato subito dimesso dall’ospedale.
L’incidente che ha visto protagonista il papà di Valentino invece è avvenuto durante la prova speciale 5, con la Sierra di Graziano Rossi che ha sbandato perdendo il controllo del mezzo finendo nel fosso e poi contro un muretto.
"Il problema evidentemente è che, in fatto di guida, io sono il meno dotato in famiglia e ogni tanto mi capita qualcosa", ha scherzato su Rossi senior, spiegando di essersela cavata con una caviglia slogata, prontamente curata all’ospedale di San Marino. Una prognosi di 7 giorni invece per il suo copilota, Massimo Pavan, con un trauma toracico chiuso e contusioni da cintura.
Al di là di questi due episodi la manifestazione è stata un vero spettacolo, ed ha portato ad assiepare le strade del Titano oltre 50 mila persone, provenienti da tutta Italia, per rivedere all’opera i “mostri” del rally mondiale, dove per “mostri” intendiamo sia le vetture (fino a 500 cavalli!) che hanno fatto la storia dell’automobilismo finché non sono state messe “fuorilegge” dalla federazione mondiale perché si era oggettivamente passato il limite, sia i mostri sacri del rallismo, da Biasion (a bordo della Lancia Ecv1 “mai nata” per la soppressione nel 1986 del “Gruppo B”, ricostruita ad hoc e in gara per la prima volta a San Marino) a Kankkunen, da Sandro Munari a Jacky Ickx.