Quali risultati concreti ha portato la missione della Segreteria di Stato all’Industria di San Marino a Hong Kong e Shanghai?
di Loris Pironi
La storia delle relazioni tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Popolare Cinese è lunga, molto lunga. Un legame che, in linea di teoria, potrebbe venire rafforzato da una collaborazione in campo commerciale già a partire dai prossimi mesi. Questo almeno è stato l’obiettivo della missione in Cina condotta nelle scorse settimane dalla Segreteria di Stato all’Industria di San Marino. Obiettivo: aprire la porta a collaborazioni economicamente appetibili per le imprese sammarinesi e per quelle del Dragone. D’altronde, lo dicono i fatti recenti, il comparto economico del Titano non può più limitarsi a guardare ai vicini di casa, e dicendo vicini di casa ci riferiamo al mercato italiano, che oggi copre la stragrande maggioranza delle esportazioni sammarinesi.
Se l’economia cinese corre con una velocità abbondantemente superiore a quella del nostro vecchio continente è perché ha spirito ed intraprendenza. Elasticità e fiuto per gli affari. Anche una realtà come quella di San Marino per gli investitori del lontano oriente può rappresentare un’opportunità di crescita. Le peculiarità da piccolo Stato possono infatti essere messe a frutto per imperniare nuovi progetti in Italia e nel resto d’Europa. E partendo da queste basi si è svolta, nell’ultima decade di settembre, la missione della Segreteria di Stato all’Industria ad Hong Kong e a Shanghai. La delegazione sammarinese era composta dal Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli, del Segretario Particolare Silvia Della Balda e dal Presidente dell’associazione di amicizia San Marino – Cina, Gian Franco Terenzi.
“Nei numerosi incontri condotti – spiega Silvia Della Balda – abbiamo potuto appurare ed apprezzare il grande dinamismo e lo spirito imprenditoriale delle nostre controparti, sia ad Hong Kong, sia a Shanghai. Una volta appurato il loro interesse per gli scenari che gli abbiamo sottoposto, sono immediatamente passati alla fase della concretizzazione”.
A Hong Kong
Appunto, parliamo di cose concrete. La visita della delegazione sammarinese a Hong Kong è andata in scena il 23 e 24 settembre. Due giornate intense nella ricca e dinamica penisola che, nell’“impero” cinese rappresenta un’anomalia, più precisamente una regione amministrativa speciale.
“A Hong Kong – spiega ancora Silvia Della Balda – abbiamo avuto due importanti incontri, con il Governo della Regione e con la Camera di Cmmercio Generale. Ai responsabili dell’esecutivo abbiamo illustrato le potenzialità del Sistema San Marino alla luce della nuova ambizione di guardare ben oltre il mercato italiano. Abbiamo illustrato il tax ruling, la legge sul trust e tutto quello che San Marino può offrire agli investitori stranieri. La risposta è stata positiva, ci sono state poste numerose domande ed è emerso un considerevole interesse per le peculiarità sammarinesi”. Per la cronaca, il Segretario Arzilli e la delegazione del Titano sono stati ricevuti dal Segretario per il Commercio e lo Sviluppo Economico Rita Lau, dall’Assistente Principale (Commercio e Industria) Wendy Chung, dal Vice Commissario per il Turismo, Ufficio Commercio e Sviluppo Economico Rosanna Law e da Esmond Lee e Yau Shing-mu, rispettivamente Vice Segretario e Sottosegretario per i Trasporti e le Politiche della Casa. “I rappresentanti del Governo di Hong Kong si sono detti disponibili ad aprire quanto prima tavoli di lavoro tecnico per raggiungere un agreement tra i due esecutivi. Abbiamo ribadito che l’economia sammarinese è sì fatta di imprese e di servizi, ma anche di turismo. Così l’accordo è stato integrato con la possibilità di aprire anche un tavolo legato al settore turistico”. Nell’incontro successivo con i vertici della Hong Kong General Chamber of Commerce (presenti, tra gli altri, il Presidente Serge G. Fafalen e il Direttore Erica Ng, in rappresentanza delle oltre 5 mila imprese associate) è stato illustrata ancora una volta l’economia di San Marino e le opportunità di collaborazione. Le imprese cinesi infatti negli ultimi anni sono sempre più aperte agli investimenti all’estero, non solo alle esportazioni.
Un’altra porta aperta che è stata aperta ad Hong Kong potrebbe permettere di far giungere sull’immenso mercato cinese i vini tipici di San Marino: la Regione infatti da due anni ha abolito i dazi doganali su vini e alcolici (altissimi in tutto il resto dell’area) e per scoprire i prodotti sammarinesi è stato rivolto l’invito a partecipare all’edizione 2011 dell’importante Food & Wine Festival di Hong Kong, invito che verrà valutato con piacere da parte sammarinese.
A Shanghai
A Shanghai, San Marino ha già una base operativa solida. La “testa di ponte” è rappresentata dal Padiglione all’Expo, e dall’operatività del Commissario Straordinario per l’Expo Mauro Maiani. La delegazione della Segreteria Industria è rimasta a Shanghai dal 27 settembre al 1 ottobre, prima di fare ritorno sul Titano. Anche in questo caso un’agenda fitta di impegni, compresi quelli istituzionali legati all’Esposizione Universale e culminati con la visita al padiglione del Paese ospitante, proprio nel giorno nazionale della Cina. “A Shanghai – spiega ancora il Segretario Particolare Silvia Della Balda – sono stati firmati due diversi Protocolli d’Intesa. Uno commerciale con la Shanghai Federation of Industry & Commerce e Camera di Commercio Internazionale di Shanghai, l’altro turistico con il CITS (China International Travel Services Co Ltd), storico tour operator governativo cinese”.
La Camera di Commercio di Shanghai conta 27 mila imprese associate. L’incontro, che ha avuto come protagonisti il vicepresidente Sfic Jin Liang, il Direttore Cherry Yang e una delegazione di 35 imprenditori è stato senza dubbio proficuo. “A riprova dell’interesse per San Marino è già stata messa in programma per il prossimo gennaio la visita di una delegazione di imprenditori di Shanghai in Repubblica. Senza contare che già questa settimana, appena rientrati dalla Cina, siamo stati contattati da uno degli imprenditori che erano presenti all’incontro che via e-mail ha chiesto approfondimenti sul nostro settore delle energie rinnovabili”.