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Mularoni a Tremonti: no paradiso fiscale

da Redazione

Antonella Mularoni risponde piccata a Giulio Kaiser Tremonti: noi non siamo (più) un paradiso fiscale. E se l’accordo bilaterale non è ancora stato firmato non è certo perché il Titano non vuole.

"Il rapporto Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) di settembre dà atto a San Marino dei passi avanti compiuti: dall’abbandono dell’anonimato societario al segreto bancario, là dove sono in vigore specifici accordi bilaterali. E San Marino non è un paradiso fiscale”. Lo sostiene il segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni, commentando le recenti affermazioni di Giulio Tremonti sull’esigenza di non stringere accordi con Paesi off shore, ribadendo che ”se l’accordo con l’Italia non si firma, non è a causa nostra”.
”Il ministro Tremonti ha trattato in generale la materia dei paradisi fiscali, ma ciò che ha detto noi lo sapevamo già attraverso l’Ocse. San Marino – ha spiegato nel dettaglio la Mularoni – pur non essendo un Paese membro dell’Ocse ha con l’organizzazione degli ottimi rapporti. Confermo che la stipula di un certo numero di accordi bilaterali sullo scambio di informazioni, come condizione sufficiente per uscire dalla black list, sia un concetto superato. Restano invece fondamentali gli accordi stretti con Paesi economicamente rilevanti. E’ l’Ocse che nel suo ultimo rapporto, trattando anche di San Marino, riconosce i progressi fatti, tra cui i 25 accordi bilaterali in materia di scambio di informazione e frodi fiscali con Stati come Regno Unito, Francia e Germania. Ovvio che il 90% dell’interscambio San Marino ce l’ha con l’Italia, ma è ben noto a livello internazionale che se l’accordo con l’Italia non si firma, non è a causa nostra. San Marino è disposto a firmare anche domani”.
 

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