Il sistema finanziario sammarinese non è in sofferenza (malgrado tutto, aggiungiamo noi). È Banca Centrale di San Marino, con una nota ufficiale, che ieri ha “censurato” la stampa italiana sui toni allarmistici con cui qualifica il sistema bancario sammarinese.
Il sistema finanziario sammarinese non è in sofferenza (malgrado tutto, aggiungiamo noi). È Banca Centrale di San Marino, con una nota ufficiale, che ieri ha “censurato” la stampa italiana sui toni allarmistici con cui qualifica il sistema bancario sammarinese.
BCSM fa riferimento alle notizie relative alla situazione di liquidità del sistema del Titano. In particolare precisa che “alla data del 24 settembre 2010 la liquidità disponibile ‘a vista o a revoca entro 7 giorni’ risultava pari a oltre 990 milioni di euro. Inoltre, “il rapporto impieghi/depositi – che a giugno 2010 era pari al 99,6 per cento – non può essere considerato un indicatore della tensione di liquidità del sistema, dovendosi più opportunamente includere anche altre componenti della raccolta diretta, quali i prestiti obbligazionari, che concorrono a stabilizzare le risorse disponibili per le banche e allungano la scadenza media del passivo. Al 30 giugno 2010 il rapporto tra impieghi e raccolta diretta si attestava all’81 per cento che, per quanto aumentato rispetto al giugno 2009 (quando era pari al 61 per cento), risulta attualmente in linea con quello di altri sistemi bancari europei”.
Banca Centrale di San Marino infine assicura che “il sistema bancario sammarinese permane tra i più patrimonializzati a livello europeo (solvency superiore al 18 per cento al 30 giugno 2010)”.