Il premio Nobel per la Letteratura 2010 è andato allo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa. A sorpresa, perché non era dato tra i favoriti. E’ la prima volta che il premio torna in Sudamerica dalla vittoria di Gabriel Garcia Marquez nel 1982.
Il premio Nobel per la Letteratura 2010 è andato allo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa. A sorpresa, perché non era dato tra i favoriti. Su Fixing.com la diretta video dell’annuncio, alle 13.00 di oggi.
Il premio è stato assegnato al 74enne Llosa, recita – affascinante – la motivazione dell’Accademia svedese, per la sua ”cartografia delle strutture del potere e per la sua acuta immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo".
Era dal 1982 che il Premio Nobel per la Letteratura non veniva assegnato ad uno scrittore sudamericano, quando Gabriel Garcia Marques lo conquistò meritatissimamente con Cent’anni di solitudine. L’ultima volta per un latinoamericano fu nel 1990 con il poeta messicano Octavio Paz, che era anche l’ultimo autore premiato di lingua spagnola.
VITA E CARRIERA
Nato ad Arequipa il 28 marzo 1936, lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, 74 anni, considerato uno dei giganti della letteratura latinoamericana insieme al colombiano Gabriel Garcia Marquez, esordì come narratore nel 1959 con ”I capi” e si affermò nel 1963 con il romanzo ”La città e i cani”, ambientato in un collegio militare della capitale Lima. Sono seguiti numerosi libri, tra i quali ”La casa verde” (1966) e ”Conversazione nella cattedrale” (1969). In tutte le opere si caratterizza per la sua capacità descrittiva. Tra gli altri suoi famosi romanzi figurano ”Pantaleon e le visitatrici” (1973) e ”La zia Julia e lo scribacchino”. Nel 1990 Vargas Llosa avviò una piccola carriera politica, candidandosi alla presidenza del Perù, vedendo come principale antagonista Alberto Fujimori, da cui poi fu sconfitto. Da tempo vive in Europa e attualmente è residente a Londra.
In italiano i suoi romanzi sono tradotti da Einaudi.
IL NUOVO LIBRO DI GABRIEL GARCIA MARQUEZ