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Pasquinelli: Carim è una banca solida

da Redazione

Banca Carim è solida e in grado di fare fronte in tutta sicurezza al delicato passaggio del commissariamento imposto da Bankitalia. Parola di Massimo Pasquinelli, Presidente della Fondazione Carim, mentre i sindacati sono “cautamente preoccupati” per i circa 200 contratti a tempo determinato.

“Banca Carim è solida e in grado di fare fronte in tutta sicurezza a questo delicato passaggio della sua lunga storia”. La rassicurazione arriva Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, che detiene il 71% del capitale della banca posta in amministrazione straordinaria da Bankitalia. Clienti, risparmiatori e investitori, ha aggiunto, “possono continuare a guardare con la massima fiducia alla banca”: la Fondazione confida “che l’operato degli organi straordinari favorisca quanto prima il ripristino delle condizioni per un ritorno alla gestione ordinaria dell’istituto bancario”. In un momento ”così delicato – ha aggiunto Pasquinelli – è importante che i riminesi si stringano attorno alla principale istituzione finanziaria del territorio, dalla quale deriva anche la possibilità per la Fondazione stessa di agire a beneficio dell’intera comunità locale”. In questo senso il presidente ha evidenziato che ”pur in un contesto influenzato da una congiuntura economica non favorevole, che ha inciso anche sui risultati della semestrale di Banca Carim, oltreché dalle citate vicende che stanno interessando l’istituto, la Fondazione compirà ogni sforzo per continuare a garantire gli impegni già assunti verso il territorio e la comunità locale, dando priorità agli interventi meglio rispondenti alle esigenze più avvertite e all’obiettivo dello sviluppo”.

LA PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI
Una banca commissariata, anzi ‘la’ banca riminese per eccellenza commissariata, è una preoccupazione per i sindacati. “Cauta preoccupazione”, pur comunque preoccupazione. E in effetti i sindacati dei bancari hanno chiesto un incontro urgente ai Commissari appena insediati per chiedere chiarimenti sulla situazione occupazionale, non tanto per i circa 800 dipendenti totali quanto, in particolare, per i 200 contratti a tempo determinato, il 25% del totale.
Una richiesta di incontro urgente ai commissari della Banca d’Italia per chiedere di essere informati della situazione. L’hanno inviata questa mattina i sindacati bancari riminesi.
Anche per il mondo sindacale riminese il motivo che ha spinto Bankitalia a un così clamoroso intervento pare proprio essere la relazione di Carim con il Credito Industriale Sammarinese e con il mondo finanziario del Titano, dove vige ancora la riservatezza (non più il segreto) bancario, un “Cavallo di Troia”, come è stato da più parti definito, per entrare a curiosare nella piccola Repubblica anche a costo di andare a colpire la Cassa di Risparmio.

LA NOTIZIA SUL WALL STREET JOURNAL
Intanto la notizia del commissariamento della Cassa di Risparmio di Rimini è finita persino sull’edizione on line del prestigioso Wall Street Journal, che scrive: Italy’s Finance Ministry has effectively shut down Banca Carim, a regional savings bank, handing the central bank the power to nominate new management and supervise the lender’s administration. The measures were triggered by "serious administrative irregularities, violations of rules and serious patrimonial losses," the Bank of Italy said.
 

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