Grande attesa per il Nobel per la letteratura. La lotta per l’ambito (e controverso) premio vede in corsa il keniota Ngugi wa Thiong’o, lo statunitense Cormac McCarthy, il giapponese Haruki Marukami, lo svedese Tomas Transtromer. Fuori dai giochi Bob Dylan, domani la proclamazione.
C’è grande attesa anche per il Nobel per la letteratura. La lotta per l’ambito (e controverso) premio, secondo le ultime indiscrezioni, si sarebbe ristretta a questi scrittori: il keniota Ngugi wa Thiong’o, lo statunitense Cormac McCarthy, il giapponese Haruki Marukami, lo svedese Tomas Transtromer,
Il nome sarà svelato dall’Accademia Reale Svedese domani, giovedì 7 ottobre, alle ore 13. La stampa di Stoccolma, il giornale londinese ”The Guardian”, il sempre bene informato sito internet americano ”The Literary Saloon” (ha azzeccato gli ultimi tre vincitori) e soprattutto le società di scommesse anglosassoni ipotecano la vittoria dello scrittore e drammaturgo africano Ngugi wa Thiong’o (nella foto), 72 anni, ex prigioniero politico, protagonista della più grande rimonta nella storia delle giocate sul Nobel letterario. Dato 75 a 1 quando sono partite le scommesse tre settimane fa, oggi l’autore dei romanzi ”Petali di sangue” e ”Un chicco di grano”, entrambi tradotti in italiano da Jaca Book, viene dato per vincente 3 a 1.
Al secondo posto per gli scommettitori della Ladbrokes di Londra si piazza il romanziere Cormac McCarthy dato 6 a 1 (dieci giorni fa era a 66 a 1), al terzo lo scrittore e poeta Haruki Marukami 7 a 1 e al quarto il poeta Tomas Transtromer dato 9 a 1, quest’ultimo fino alla scorsa settimana considerato il superfavorito alla vittoria finale. I bookie danno invece in forte ribasso il poeta polacco Adam Zagajewski, il poeta sudcoreano Ko Un e il poeta siriano Adonis, anch’essi la scorsa settimana in pole position.
Stabili le quotazioni dello scrittore italiano Antonio Tabucchi, in corsa anche lo scorso anno, seguito dall’australiano Les Murray, dal francese Yves Bonnefoy, dall’algerina Assia Djebar, dagli statunitensi Thomas Pynchon, Philip Roth e Joyce Carol Oates e dalla canadese Margaret Atwood. Nessuno quasi più crede alla vittoria del cantautore folk americano Bob Dylan, il cui nome circola da un decennio. Ma, si sa, la storia dei Nobel per la Letteratura ha sempre regalato grandi sorprese…