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Commissariamento Carim San Marino nel mirino

da Redazione

La Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) è stata commissariata dal Tesoro. Lo comunica la Banca d’Italia, spiegando che il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha deciso con un decreto – emanato su proposta di Palazzo Koch – lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo di Banca Carim.

La Cassa di Risparmio di Rimini è quindi in amministrazione straordinaria "per gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni normative, gravi perdite patrimoniali nonché per gravi inadempienze nell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento del gruppo bancario, con particolare riferimento alla controllata Credito industriale sammarinese (Cis)". Bankitalia ha nominato gli organi della procedura: Piernicola Carollo e Riccardo Sora come commissari straordinari, e Marco d’Alberti, Giovanni Ossola e Matteo Rescigno come componenti del comitato di sorveglianza. La gestione della banca è affidata agli organi straordinari, che si sono insediati oggi e operano sotto la supervisione di via Nazionale. "La clientela – conclude la nota di Bankitalia – può continuare a operare come in precedenza con la Carim, che prosegue regolarmente la propria attività".


LA NOTA UFFICIALE DI BANKITALIA

Questo il testo del comunicato ufficiale della Banca d’Italia.

"Sottoposizione della Banca Carim – Cassa di Risparmio di Rimini Spa ad Amministrazione straordinaria

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze con decreto del 29 settembre 2010, emanato su proposta della Banca d’Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca CARIM, Cassa di Risparmio di Rimini Spa, e la sottoposizione della stessa ad amministrazione straordinaria per gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni normative, gravi perdite patrimoniali nonché per gravi inadempienze nell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento del gruppo bancario, con particolare riferimento alla controllata Credito Industriale Sammarinese (CIS).
Con provvedimento della Banca d’Italia del 30 settembre 2010 sono stati nominati gli organi della procedura: dott. Piernicola Carollo e rag. Riccardo Sora, quali Commissari straordinari, prof. Marco d’Alberti, prof. Giovanni Ossola e prof. avv. Matteo Rescigno quali componenti il Comitato di sorveglianza. Gli organi straordinari si sono insediati in data 4 ottobre 2010.
La gestione della banca è affidata agli organi straordinari, che operano sotto la supervisione della Banca d’Italia.
La clientela può continuare ad operare come in precedenza con la Carim che prosegue regolarmente la propria attività."

 

L’ESITO DI UN’ISPEZIONE DURATA 6 MESI
La drastica decisione è arrivata al termine di un’ispezione alla Carim durata da gennaio a giugno, e nel provvedimento di ieri si parla di ”gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni normative, gravi perdite patrimoniali nonché per gravi inadempienze nell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento del gruppo bancario, con particolare riferimento alla controllata Credito Industriale Sammarinese (Cis)”. Le agenzie di stampa sottolineano che gli ispettori di Via Nazionale si sono trovati impediti, secondo diverse fonti, nei controlli di vigilanza sulla controllata a causa delle ‘resistenze’ di San Marino su diversi fronti (anche sul segreto bancario), che resta così ancora lontana, malgrado le innovazioni legislative e normative varate e le stesse indicazioni della Banca Centrale, dagli standard minimi di trasparenza internazionali. Da qui e visti gli altri problemi della Carim (che aveva chiuso il semestre in rosso per 30,8 milioni di euro a causa degli accantonamenti e per ”sostenere l’economia locale”), è arrivata la scure della Banca d’Italia, in pressing da diversi mesi sugli istituti italiani in relazione con la piazza sammarinese. A fine agosto la stessa Carim aveva smentito di studiare la cessione del Cis dopo che Unicredit aveva venduto la Banca Agricola Commerciale. I commissari straordinari insediati dalla Banca d’Italia, Piernicola Carollo e Riccardo Sora sono già al lavoro da ieri e operativi per rimettere ordine nel gruppo e affrontare il nodo della controllata.

COSA SUCCEDERA’ ADESSO
Secondo il Testo Unico Bancario l’amministrazione straordinaria dura normalmente un anno dall’emanazione del decreto che può prevedere un termine minore o una proroga di massimo sei mesi, ulteriormente estensibili di due mesi per gli adempimenti legati alla chiusura della procedura. I commissari prendono in consegna l’azienda e acquisiscono una situazione dei conti, accertano la situazione aziendale, rimuovono le irregolarità e promuovono le ”soluzioni utili nell’interesse dei depositanti”. Alla fine del loro mandato i commissari redigono il bilancio della banca e, così come il comitato di sorveglianza, un rapporto sull’attività svolta che viene trasmesso alla Banca d’Italia (cui spetta il compito di chiudere l’amministrazione straordinaria). Ultimo compito è quello della ricostituzione degli organi dell’amministrazione ordinaria.

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