Cassa di Risparmio di Rimini, la relazione semestrale al 30 giugno 2010, approvata dal Cda della Carisp lo scorso 28 ottobre 2010. I dati della semestrale evidenziano una perdita di 30,8 milioni di euro.
Cassa di Risparmio di Rimini
28 settembre 2010 – Bilancio al 30 giugno 2010 – Relazione semestrale
Relazione semestrale al 30 giugno 2010
Il Consiglio d’Amministrazione di BANCA CARIM – Cassa di Risparmio di Rimini SpA, riunito in data odierna, ha esaminato e approvato i risultati di bilancio, riferiti al primo semestre del 2010.
I dati della “semestrale”, significativamente influenzati dal contesto economico non favorevole e dai consistenti accantonamenti posti a presidio dei finanziamenti concessi, evidenziano una perdita di 30,8 milioni di euro.
Con riferimento agli aggregati patrimoniali, la raccolta diretta è pari a 3.718,1 milioni di euro (al netto delle operazioni di pronti contro termine) segnando una lieve diminuzione rispetto al 30 giugno 2009 (- 0,59%).
La raccolta indiretta, si posiziona a 1.939,8 milioni di euro, in aumento del 16,06% rispetto al 30/06/2009.
La raccolta globale, pari 5.657,9 milioni di euro, evidenzia una crescita sui valori al 30 giugno 2009 del 4,55%.
Gli impieghi verso clientela, al lordo delle relative svalutazioni, si posizionano a 3.138,8 milioni di euro, registrando, rispetto ai valori riferiti al 30 giugno 2009, una crescita del 2,35%.
Positivo l’andamento delle operazioni di finanziamento a medio e lungo termine, prevalentemente presidiate da adeguate garanzie reali, che, con una crescita del 3,2%, raggiungono 2.212,2 milioni di euro; le operazioni a breve si posizionano a 927,0 milioni di euro (931,0 milioni di euro al 30 giugno 2009).
Il rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi, che risente inevitabilmente del progressivo deterioramento della situazione economica generale, al 30 giugno 2010 si attesta al 4,33% (2,01% al 30 giugno 2009).
Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti si posiziona al 2,67% (1,11% al 30 giugno 2009).
L’indice riferito al rapporto impieghi lordi su raccolta diretta è pari all’84,42% (82,00% al 30 giugno 2009).
Con riferimento ai risultati economici conseguiti nel primo semestre, il margine di interesse, pari a 34,4 milioni di euro, evidenzia una flessione del 26,96% rispetto ai valori al 30 giugno 2009 (47,1 milioni di euro), fondamentalmente riconducibile al perdurare del basso livello dei tassi di mercato nel periodo di riferimento.
In aumento l’aggregato composto dalle commissioni nette complessive, pari a 16,7 milioni di euro (+14,31% rispetto al 30 giugno 2009).
In diminuzione il risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura che si posiziona a 4,5 milioni di euro (5,1 milioni al 30 giugno 2009).
Il margine di intermediazione, come somma del margine di interesse, delle commissioni nette complessive e del risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura, evidenzia un decremento del 16,82%, posizionandosi a 55,5 milioni di euro contro i 66,8 milioni di euro relativi al 30 giugno 2009.
Le spese amministrative, si posizionano a 37,9 milioni di euro (+8,44%).
Il margine operativo lordo si attesta a 17,6 milioni di euro, contro i 31,8 milioni di euro del 30/06/2009, registrando un decremento del 44,58%.
Le rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento, che ricomprendono anche le svalutazioni su crediti ed altre operazioni finanziarie, ammontano a ben 46,4 milioni di euro contro i 9,8 milioni di euro riferiti al 30 giugno 2009; la consistenza dei fondi svalutazione crediti passa da 82,9 milioni di euro, riferiti al 30/06/2009, a 130,8 milioni di euro.
Al 30 giugno 2010 si rileva una perdita d’esercizio pari a 30,8 milioni di euro.
I mezzi patrimoniali al 30 giugno 2010, dedotta la citata perdita, sono pari a 361,7 milioni di euro (391,4 milioni di euro al 30 giugno 2009).
Il numero dei dipendenti in servizio è di 841 unità (800 al 30 giugno 2009) con un incremento di 41 unità. La rete commerciale dell’Istituto è composta da 116 filiali dislocate in sei Regioni: Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise e Lazio.
c.s.