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Fiducia al Governo, oggi bis al Senato Berlusconi show nel discorso?

da Redazione

Seconda e ultima puntata oggi a palazzo Madama della verifica parlamentare sul Governo Berlusconi iniziata oggi a Montecitorio. Per il voto di fiducia del Senato, il Premier dovrebbe avere la maggioranza anche senza i finiani. Il suo discorso oggi sarà meno formale e più pirotecnico?

Seconda e ultima puntata oggi a palazzo Madama della verifica parlamentare sul Governo Berlusconi iniziata oggi a Montecitorio. Il voto di fiducia del Senato, dopo il risultato a Montecitorio, appare piuttosto scontato. I senatori eletti sono in tutto 315, ai quali si devono aggiungere i sei senatori a vita in carica: Carlo Azeglio Ciampi, Emilio Colombo Rita Levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro, Sergio Pininfarina. In totale, dunque, un’assemblea di 321 parlamentari la cui maggioranza assoluta, 161 senatori, corrisponde esattamente al numero di senatori di cui dispongono Pdl (135) e Lega (26).
A questi consensi si aggiungeranno, secondo lo schema di Montecitorio, i voti del gruppo finiano di Fli (10 senatori) e dell’Mpa: Pistorio, Oliva e Bulgaretta. Probabile anche il sì dall’ex presidente Pd della Vigilanza Riccardo Villari, ora nel gruppo Misto, e forse anche dell’ex Governatore siciliano Totò Cuffaro che, con Adriana Poli Bortone (da lei è probabile il voto contrario alla fiducia) parte del gruppo Udc-Autonomie. Scontati, invece i no a Berlusconi da Pd, Idv e Udc.

Sta a Berlusconi decidere se questa mattina a palazzo Madama, con inizio alle 9,30, ricalcare il discorso programmatico alla base della fiducia ottenuta alla Camera o trasformare l’aula del Senato per dire pubblicamente la sua sul risultato ottenuto ieri che vede, per paradosso, il Governo Berlusconi ottenere il massimo di consensi da inizio legislatura segnandone al contempo il massimo di debolezza, con i leader stessi della maggioranza a prevedere come molto probabili nuove elezioni a marzo. D’altra parte, dopo il voto della Camera che ha suggellato l’impossibilità per Berlusconi e Bossi di poter governare anche senza i voti di Fini e Lombardo, a partire da oggi stesso (con il voto sui pedaggi nel decreto sui trasporti) l’aula di Montecitorio è destinata a diventare quella che fu l’aula del Senato nella scorsa legislatura: un pallottoliere costante. Per non dire delle votazioni, forse già la prossima settimana, sulle mozioni di sfiducia al ministro Bossi e sul pluralismo dell’informazione in Rai che potrebbero segnare convergenze fra opposizioni e i deputati di Fini e Lombardo, da 48 ore anche tutti neo-alleati a sostegno della nuovo Governo regionale siciliano. Al termine del primo discorso di Berlusconi in Senato di questa mattina, si aprirà il dibattito. Che dovrebbe concludersi entro le 16 quando si prevede il Premier tornerà a prendere la parola per la sua replica e la richiesta di fiducia, secondo il copione di ieri a Montecitorio.
Seguiranno le dichiarazioni di voto (insieme alla replica di Berlusconi con gli onori della diretta Rai) e il voto che dovrebbe giungere intorno alle 18. Tutto con beneficio di inventario. Molto dipenderà da cosa Berlusconi deciderà di dire a palazzo Madama. Ed essendo il calendario stato definito prima della decisione del governo di porre la fiducia, non è escluso che orari e programma potrebbero modificarsi nel corso della giornata.
 

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