L’Ocse aggiorna le liste sui Paesi in base alla cooperazione fiscale internazionale. E per la Repubblica di San Marino arriva una conferma che è di per sé una buona notizia, anche perché vale quale memento per Giulio Kaiser Tremonti.
L’Ocse aggiorna le liste sui Paesi in base alla cooperazione fiscale internazionale. E per la Repubblica di San Marino arriva una conferma che è di per sé una buona notizia, anche perché vale come memento per quel gran distratto di Kaiser Giulio Tremonti, che ancora non si è accorto che il Titano non solo è fuori dalle black list internazionali, ma ci è pure rimasto, malgrado lui (lui in persona, si è potuto appurare nei giorni scorsi a margine della riunione congiunta delle Commissioni Estere di Italia e San Marino) non riesca ancora a riconoscerlo.
Tornando alla notizia di giornata, l’Ocse lascia nella cosiddetta ‘lista grigia’ solo undici giurisdizioni. Sono Paesi che hanno raggiunto degli accordi in materia di scambi di informazione e cooperazione, ma che ancora non li hanno messi in pratica.
Nessun Paese, già da qualche tempo, figura più invece nella lista nera.
A modificare il panorama dei Paesi cooperativi oggi sono state le Filippine approdate dunque tra i Paesi, ora a quota 77, che hanno ”sostanzialmente applicato” gli standard internazionali sulla cooperazione fiscale.
Nella lista dei Paesi cooperativi, in base alle regole Ocse, oltre al già citato San Marino ci sono anche Paesi come Svizzera Principato di Monaco, Isole Cayman, Bermuda, per citarne alcuni. Le Filippine sono state ‘promosse’ grazie alla rete di oltre trenta accordi in materia di cooperazione fiscale. ”Sono molto soddisfatto di vedere questo passaggio per le Filippine – commenta in una nota Jeffrey Owens, direttore per gli Affari fiscali dell’Ocse – che riflette il movimento globale verso una maggiore trasparenza e scambio di informazioni”.
