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Le grandi manovre della politica sammarinese

da Redazione

Eppur si muove. La politica sammarinese, intendiamo. Mentre l’Italia attende col fiato sospeso (?) l’esito del voto di fiducia sul rilancio del programma di Governo, i partiti sammarinesi sono alle prese con sommovimenti e agitazioni sotterranee.

Eppur si muove. La politica sammarinese, intendiamo. Mentre l’Italia attende col fiato sospeso (?) l’esito del voto di fiducia sul rilancio del programma di Governo, i partiti che compongono maggioranza e opposizione in Consiglio Grande e Generale, sul Titano, sono alle prese con sommovimenti e agitazioni sotterranee. In maggioranza, dicevamo, quanto all’opposizione.
Partiamo dal Patto per San Marino dove la spallata degli immarcescibili Gabriele Gatti e Claudio Podeschi, che ha portato all’inevitabile auto-defenestrazione di Clelio Galassi (ricordate il colpo di mano che, nell’assemblea della Dc, lo ha privato del prestigio della nomina a Capitano Reggente dal primo ottobre 2010?) è stato un segnale forte all’interno del partito ma anche all’esterno. Ecco, mentre il Segretario Valentini cerca di ricucire lo strappo, anche alla luce dell’imminente Congresso, il rapporto con gli alleati di Alleanza Popolare – il vero nodo cruciale di questa legislatura – pare deteriorarsi lentamente, giorno dopo giorno. E poi c’è la grana EuroPopolari, con quest’ultimi, nel listone col Pdcs, che proseguono nella corsa parallela, talvolta in contrasto con la maggioranza, pur restando saldamente abbarbicati al loro posto nell’esecutivo.
Ieri si è riunita anche l’assemblea di Alleanza Popolare, da più parti sotto attacco (già, perché? Si sono chiesti il Coordinatore Alberto Selva e gli altri di Ap). Nella storia recente, quando Ap si è sentita attaccata, ha sempre tirato fuori le unghie e risposto per le rime (a volte anche al di sopra delle righe, in verità). Questa potrebbe essere la nuova linea, ma andrebbe ad avvantaggiare quella strategia della tensione che potrebbe essere il gioco scelto da alcuni in casa Pdcs (senza fare i nomi, Gatti e Podeschi).
E poi c’è tutto il movimento, dall’altra parte della barricata – o meglio, in trasversale – legato alla rinascita dell’area socialista. Il Nuovo Partito Socialista ha già avviato gli incontri sul progetto di una Costituente socialista, riscontrando l’interesse di Arengo e Libertà (transfughi dal Psd, quindi stessa matrice) e dei Sammarinesi per la Libertà (oggi fuori dal Consiglio), e perfino dal Partito dei Socialisti e dei Democratici. E qui sta il vulnus: Nps ha già risposto un secco ‘no grazie voi no’ ai compagni del Psd. Che se la sarebbero presa e non poco, anche se in vista dell’incontro ufficiale di oggi pomeriggio (alle 15) il Psd starebbe cercando di mandare giù il rospo e fare buon viso a cattivo gioco a quel rifiuto che pare già scritto. Per la cronaca, gli incontri per contare chi è interessato alla Costituente Socialista si chiuderanno domani, alle 12.30, con il confronto tra Nuovo Partito Socialista e il Partito Socialista Riformista Sammarinese.

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