Avrebbe costretto più volte una ragazzina di 13 anni, ad avere rapporti sessuali con lui. Inizia oggi, davanti al giudice di primo grado Alberto Buriani, il processo per violenza sessuale a carico di un sammarinese. Processo subito rinviato.
Avrebbe costretto più volte una ragazzina di 13 anni, figlia della convivente, ad avere rapporti sessuali con lui. E’ iniziato oggi, davanti al giudice di primo grado Alberto Buriani, il processo per violenza sessuale a carico di un sammarinese che, stando alle indagini, avrebbe costretto la figlia della convivente ad avere rapporti quando questa aveva poco più di 13 anni.
Il processo si annuncia molto complicato: l’imputo ha visto già due avvocati rinunciare alla sua difesa. Nella Repubblica dal 2005 ad oggi si è registrato un caso all’anno di violenza sessuale consumata in famiglia a danni di minorenni. Nella maggior parte – spiegano gli operatori legali – le violenze sono state scoperte perché il minore abusato si è confidato con qualcuno o per l’intervento dei medici. Più difficile invece individuare, per la legge sammarinese, abusi che avvengono fuori del contesto familiare perché anche in presenza di minori serve la querela di parte. E anche in questo caso il legislatore potrebbe e dovrebbe fare molto di più.
UDIENZA SUBITO RINVIATA
Il processo è iniziato questa mattina, ma è stato subito sospeso. Poco più di un’ora, rigorosamente a porte chiuse. L’accusato era regolarmente in aula, pur non seguito dal proprio legale di fiducia, che nei giorni scorsi aveva rinunciato alla difesa, bensì seguito dall’avvocato d’ufficio. Per consentire a quest’ultimo di studiare il fascicolo, appena consegnato, il Commissario della legge Alberto Buriani ha disposto il rinvio al prossimo dicembre.