Ha aperto i battenti sabato scorso, 25 settembre, e resterà aperta fino al 25 novembre 2010, a Rimini, una mostra documentaria dal titolo "Alea iacta est. Giulio Cesare in Archivio", promossa dall’Archvio di Stato in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga di Rimini e curata da Cristina Ravara Montebelli.
Ha aperto i battenti sabato scorso, 25 settembre, e resterà aperta fino al 25 novembre 2010, a Rimini, una mostra documentaria dal titolo "Alea iacta est. Giulio Cesare in Archivio", promossa dall’Archvio di Stato in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga di Rimini e curata da Cristina Ravara Montebelli.
La mostra è dedicata ai "segni" archeologici e monumentali della presenza di Cesare a Rimini, dopo il passaggio del Rubicone, ovvero il suggestum su cui parlò, e la statua di bronzo che lo ritrae, donata da Mussolini nel 1933, ripercorrendone le vicende nel corso dei secoli, a partire dal 49 a.C. fino all’epoca moderna.
La mostra è corredata da un volume, curato da Cristina Ravara Montebelli e stampato dalla Società Editrice “il Ponte Vecchio”, con contributi di Fabio Pesaresi, Michela Cesarini e Daniela Baroncini, che propone approfondimenti riguardanti i diversi temi trattati nella mostra, con varie e ricche appendici, fra le quali, in particolare, le trascrizioni integrali di alcuni documenti dell’Archivio riguardanti i lavori per il restauro dell’orologio e l’inaugurazione della statua, oppure le “Memorie di viaggio” che riportano in lingua originale, le testimonianze di tutti viaggiatori che dal XVI secolo al XX hanno attraversato il Rubicone, sulle orme di Cesare, ed hanno visto il suggestum.
