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Italia-San Marino soluzioni rapide? Tremonti maleducato alla Bouvette

da Redazione

Ieri mattina il presidente della commissione Affari esteri della Camera dei deputati, Stefano Stefani ha incontrato nell’Aula della commissione una delegazione della commissione Esteri della Repubblica di San Marino, guidata dal presidente Gian Franco Terenzi. A margine della riunione congiunta un casuale e piuttosto brusco incontro (o scontro?) con Kaiser Giulio Tremonti.

Ieri mattina il presidente della commissione Affari esteri della Camera dei deputati, Stefano Stefani ha incontrato nell’Aula della commissione una delegazione della commissione Esteri della Repubblica di San Marino, guidata dal presidente Gian Franco Terenzi. La riunione, la seconda dopo lo scorso 5 novembre, ha rappresentato ”un momento importante di dialogo politico e di cooperazione interparlamentare”.

“Sarebbe auspicabile una rapida entrata in vigore” dell’accordo sottoscritto tra Italia e San Marino ”che prevede lo sviluppo e l’integrazione dei rispettivi sistemi finanziari e tutela della stabilità, integrità, trasparenza”, tramite ”la collaborazione nella vigilanza sul sistema bancario, finanziario e assicurativo e nell’attività investigativa contro il riciclaggio”. E’ quanto ha sottolineato il presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Stefano Stefani, a margine dell’incontro di ieri con i colleghi parlamentari sammarinesi.
In effetti San Marino, che ha operato passi avanti importanti negli ultimi mesi (a dirlo non siamo noi ma il Moneyval…) ed ha dimostrato una profonda buona volontà in tal senso è proprio questo che auspica: che si arrivi a risolvere il problema in tempi rapidi. Perché di problema si tratta, per le imprese, per l’intero comparto economico sottoposto a lacci e balzelle romani proprio a causa di questo accordo che non si perfeziona.

TREMONTI? UN BEL MALEDUCATO…
Ma c’è un motivo, se ancora siamo qui a parlare di accordi che non vanno in porto tra due realtà che, in linea di teoria, avrebbero solo da guadagnare da una seria collaborazione. E questo motivo si chiama Giulio Tremonti. Lui che il Titano lo conosce bene (o almeno lo conosceva) a margine dell’incontro tra le due Commissioni Esteri ha dato sfoggio di quella che una qualsiasi mamma, italiana o sammarinese, definirebbe con semplicità pura e semplice “maleducazione”. Avvicinato alla Bouvette di Montecitorio da Teodoro Lonfernini, Consigliere del Partito Democratico Cristiano Sammarinese (quanto di più vicino si può immaginare sul Titano alla formazione politica tremontiana), ha lasciato intendere, senza troppi giri di parole, come considera quanto fatto da San Marino in questo anno: “Ok, basta prenderci in giro” ha detto, gelando il consigliere democristiano e troncando il discorso. Prima però ha spiegato cosa deve fare il Titano per rientrare nelle sue grazie: deve nominare una figura autorevole alla guida di Banca Centrale, deve ridurre il numero delle proprie banche (cosa non impossibile dopo la dieta provocata dallo scudo fiscale) e quello delle sue finanziarie, deve legiferare in maniera impeccabile sulle misure di contrasto alle infiltrazioni mafiose.

 

GLI AUSPICI DI STEFANI
Tornando alle affermazioni di Stefano Stefani, il Presidente della Commissione Esteri della Camera, nel ritenere fondamentale il partenariato tra l’Italia e San Marino nell’attuale difficile situazione economica internazionale, ha ribadito i passi in avanti che sono stati fatti in questa direzione sottolineando che – si legge in una nota – “sono sicuramente apprezzabili i provvedimenti adottati da San Marino nel corso degli ultimi mesi in materia di trasparenza fiscale e di cooperazione giudiziaria”. ”Mi auguro che i tavoli tecnici bilaterali individuino al più presto le soluzioni utili a chiudere il pacchetto economico-finanziario”, ha aggiunto Stefani rimarcando ”l’importanza della completa consonanza di posizioni dei nostri due paesi nei fori internazionali” e ringraziando San Marino ”per il costante appoggio offerto all’Italia in sede di candidature e per questioni procedurali”. La riunione – ha concluso Stefani – ha rappresentato ”un momento importante di dialogo politico e di cooperazione interparlamentare”.

”Le commissioni Esteri della Camera dei deputati e del Consiglio Grande e Generale di San Marino si sono riunite in sede congiunta per la seconda volta oggi a Roma, a Palazzo Montecitorio”, spiega il comunicato della Camera sottolineando che ”i rispettivi Presidenti, Stefano Stefani e Gian Franco Terenzi” hanno ricordato come ”Italia e San Marino siano uniti da vincoli indissolubili di amicizia e di buon vicinato ed abbiano oggi il comune obiettivo di contrastare la crisi economica mondiale, adeguando il sistema finanziario ed offrendo nuove opportunità di sviluppo alla società”.
Auspicando anche lo sviluppo della cooperazione bilaterale in campo culturale, turistico, tecnologico, infrastrutturale, con particolare riguardo all’aeroporto di Rimini-San Marino, Stefani e Terenzi ”ribadiscono, infine – sulla base della risoluzione approvata dalla Commissione Esteri della Camera dei deputati il 26 novembre 2009 e dell’ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale approvato il 1 giugno 2010 – l’importanza del ruolo dei rispettivi Parlamenti nell’indirizzo politico costruttivo che deve caratterizzare le relazioni italo-sammarinesi per la loro profondità storica e strategica, anche al fine di promuovere la reciproca integrazione europea ed internazionale”.
Resta comunque una bella distanza tra le parole (di Stefani) e i pensieri (di Tremonti), che il Titano può colmare soltanto con tanta serietà e buona volontà.

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