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San Marino, manovra d’autunno l’Anis rincara la dose

da Redazione

Fixing ha raccontato la scorsa settimana il malcontento degli Industriali in merito alla Manovra d’autunno. E ora che sono in corso anche certe “grandi manovre” politiche decisamente da vecchia politica,  i malumori dell’ANIS sono sempre più tangibili.

Fixing ha raccontato la scorsa settimana il malcontento degli Industriali in merito alla Manovra d’autunno. E ora che sono in corso anche certe “grandi manovre” politiche decisamente da vecchia politica (la controversa nomina dei Capitani Reggenti che ha portato liti e polemiche nel partito di maggioranza relativa, la tentazione sciagurata di possibili nuove alleanze di governo), i malumori dell’ANIS sono sempre più tangibili. I temi su cui si scatenano gli strali del mondo industriale sono diversi. Sulla legalità sono stati compiuti alcuni veri progressi, ma sono state consapevolmente lasciate aree non adeguatamente presidiate: la legalità non è fatta solo da controlli di carta, bensì di sostanza operativa, che deve essere adeguatamente verificata dalle autorità competenti. Altro capitolo la PA. Per Assoindustria (ma non solo, ovviamente) è sovradimensionata e in questi ultimi 24 mesi è certo che le retribuzioni sono aumentate più dell’inflazione. Sulla manovra economica il giudizio è, se possibile, ancora più tranciante di una settimana fa. In linea generale, il Governo chiede collaborazione ma non vuole il dialogo, fanno sapere dall’ANIS. Sui provvedimenti di legge, alcuni di quelli approvati finora sono tecnicamente sbagliati e aumentano solo la burocrazia. Un esempio: la “manovrina” sulla monofase entra in vigore il 20 settembre anziché il 1 ottobre, cosa che richiede lavoro amministrativo aggiuntivo alle aziende. E poi ci sono i richiami sullo spreco delle risorse pubbliche e sulla mancata trasparenza delle spese, rimasti colpevolmente inascoltati.

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