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Moneyval, semaforo verde per San Marino

da Redazione

Tra una Stoica e un Frontoni, San Marino apre la porta del Moneyval con un nuovo vestito e riceve complimenti pieni di meraviglia: “Imparagonabile”.

di Saverio Mercadante

 

Tra una Stoica e un Frontoni, San Marino apre la porta del Moneyval con un nuovo vestito e riceve complimenti pieni di meraviglia: “Imparagonabile”. Gabriele Frontoni su Italia Oggi nello scorso agosto si ritagliava il solito ruolo di Cassandra: “L’Italia vota per la bocciatura di San Marino all’esame del Moneyval. Almeno così sembrerebbe, stando alle dure critiche rivolte dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia verso la Rupe in vista del prossimo esame di settembre”. Livia Stoica, anche allora a capo della delegazione dei tecnici di Strasburgo, nel marzo del 2007 aveva concluso la valutazione di San Marino con una lista di richieste disattese. Il risultato fu l’avvio della procedura di infrazione del Moneyval comunicata ad aprile 2008. Ora, gaudete fratres, quell’aggettivo “imparagonabile”, nel giudizio dell’organismo europeo in relazione ai progressi legislativi compiuti dalla Repubblica, può forse rappresentare il vero punto di svolta per far uscire il Paese dall’assedio mediatico e politico da parte dell’Italia. Livia Stoica, (ebbe un ruolo decisivo a Strasburgo, a fine settembre 2009, per tirare fuori San Marino dalla procedura rafforzata) e i valutatori del Moneyval durante la settimana trascorsa sul Titano incontrando gli operatori del settore bancario e finanziario e i responsabili degli uffici di controllo e di investigazione, hanno registrato un decisivo adeguamento dell’ordinamento legislativo agli standard internazionali nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo e quindi riconfermato il giudizio positivo espresso lo scorso anno. A breve dovrebbe essere diffuso un primo report sul lavoro dei tecnici del Consiglio d’Europa ma si dovrà comunque aspettare la convocazione dell’assemblea plenaria che darà la valutazione definitiva sullo stato dell’arte della legislazione sammarinese. L’appuntamento dovrebbe essere per la prima metà del 2011.
Tremonti non potrà non prendere atto di questo ulteriore riconoscimento internazionale, del reale e certificato “cammino di non ritorno”, come lo ha definito il Segretario di Stato Valentini nell’incontro tra la delegazione del Moneyval e i Reggenti. I primi risultati si potrebbero vedere già nell’incontro tecnico che ci sarà alla Farnesina il prossimo 16 settembre. Saranno presenti anche i tecnici del Ministero della Economia italiano, come del resto aveva precisato lo stesso Frattini al Meeting a Rimini. Nel 2007, ricordiamo, su un elenco di 49 punti predisposto dal Gafi, il Gruppo d’azione finanziaria internazionale, la Repubblica di San Marino aveva ottenuto in 20 casi il giudizio “NC” (non conforme) e negli altri 29 casi il giudizio “LC” (quasi conforme) o “PC” (parzialmente conforme). Naturalmente l’Italia vuole vedere fatti, che vuol dire in soldoni, leggi scritte e applicate. Le incognite su un cambio di passo nelle relazioni passano appunto da quel rapporto dell’Ufficio di Informazione Finanziaria pubblicato da Banca d’Italia, che costituivano la base dei neri presagi della stampa italiana.
 

Il Segretario di Stato alle Finanze Pasquale Valentini lo sa e lo ha sottolineato da subito nelle prime dichiarazioni.
“Prendiamo atto con soddisfazione che ci sono stati riconosciuti notevoli progressi. Ora lavoreremo insieme per colmare quei gap tecnici sull’applicazione per un adeguato completamento, in collaborazione con Moneyval ”. Ma c’è un altro passaggio nelle dichiarazioni di Valentini che è altrettanto fondamentale per la diffusione di quella cultura della trasparenza nel Paese. “Al centro dell’incontro con la delegazione del Moneyval c’è stata la strategica interazione tra stati per mettere in campo strumenti efficaci e solidi nella repressione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo. E a questo proposito dobbiamo rilevare che stanno crescendo nel nostre Paese professionalità in questo campo. Siamo entrati anche noi a far parte di queste commissioni e siamo andati in altri Paesi a fare queste valutazioni. Anche questo è il segno di un Paese che sta crescendo”. E forse questo lo snodo più importante che si è sentito riecheggiare anche nelle dichiarazioni dei Segretari di Stato Mularoni, Arzilli, Morri: questo risultato si è raggiunto con l’apporto di tutte le strutture dello Stato, un fondamentale lavoro di squadra dove ognuno, dalle polizie ai tecnici, alle commissioni, al governo, hanno lavorato al “cammino di non ritorno”. Se qualcuno volterà ancora la testa verso il passato comprometterà il futuro dei sammarinesi.
 

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