L’hanno chiesto i cittadini e la politica ha accolto la richiesta. Incredibile quanto accaduto nella notte a San Marino, nella sessione post-cena del Consiglio Grande e Generale. Il Parlamento del Titano ha infatti accolto un’Istanza d’Arengo destinata a fare "epoca": quella che prevede che gli incarichi di governo durino al massimo per 10 anni, cumulabili e dunque anche non continuativi.
L’hanno chiesto i cittadini e la politica ha accolto la richiesta. Incredibile quanto accaduto nella notte a San Marino, nella sessione post-cena del Consiglio Grande e Generale. Il Parlamento del Titano ha infatti accolto un’Istanza d’Arengo (una proposta di legge proveniente dai cittadini), in cui si stabilisce che dopo dieci anni, anche non consecutivi, ma cumulativi, di governo, non si può più restare al Governo. La votazione è arrivata all’unanimità e in maniera palese, dunque una votazione encomiabile e non una sorta di “imboscata” o di scivolone causato dall’ora tarda.
Tanto di cappello dunque per un provvedimento che vuole dare spazio ai giovani in politica, anche se alla fine – lo dimostrano i fatti di questi giorni – anche da dietro le quinte non è poi così difficile muovere i fili del teatrino della politica sammarinese.
Dello stesso tenore è anche una seconda proposta pervenuta sempre dai cittadini e approvata, ovvero quella di estendere le incompatibilità dei parlamentari anche agli alti funzionari, che da oggi non potranno più avere incarichi di consulenza fuori dalla P.A..
Le due novità istituzionali – rimbalza sulle agenzie stampa italiane – potrebbero in breve tempo fare il giro del mondo. San Marino non è nuova alle iniziative contro l’aggregazione del potere. Non è un caso che da sempre e unica al mondo San Marino abbia due figure affiancate come capi di Stato, anziché una sola, e che restano in carica per soli sei mesi.
Ora per prassi entrambe le decisioni approvate dovranno tramutarsi in legge, il che potrebbe avvenire già nel giro di un paio di mesi, perché è già stata depositata una proposta di legge da cinque giovani parlamentari della maggioranza.
C’è grande soddisfazione da parte dei politici più giovani, anche alcuni commentano che questa sembra essere una sconfitta della politica, perché, soprattutto in un Paese così piccolo le persone dovrebbero rappresentare un valore e non una zavorra. E poi tanto, non essendo la politica un vero “mestiere”, a San Marino, che senso ha restare tutti i costi attaccati alla poltrona?
