Non è il mago Silvan e nemmeno il mago di Oz. “Non ho la bacchetta magica”, ha detto Obama. Il presidente Usa è preoccupato. Invece il PIL in India cresce a dismisura.
di Saverio Mercadante
Non è il mago Silvan e nemmeno il mago di Oz. “Non ho la bacchetta magica”, ha detto Obama. Il presidente Usa è preoccupato: “Troppi americani senza lavoro e troppe piccole aziende in difficoltà“. E l’incremento di prezzo delle case Usa non raggiungerà i livelli dell’inflazione prima del 2012.
Lo sostiene Moody’s: la fase di correzione dei valori immobiliari non e’ ancora finita. Le prossime elezioni di metà mandato potrebbero riservare brutte sorprese per i democratici. Il grande fiume della ricchezza delle famiglie USA nasce da due principali sorgenti di reddito: il lavoro e gli immobili. I quali attraverso la loro rivalutazione permettevano alle famiglie di attingere sempre di più ai debiti con le banche. Fondamentali per mantenere un tenore di vita spesso superiore al reddito acquisito. Oggi in Usa i due pilastri vacillano; la disoccupazione attorno al 9,5%, non scende. No work, no money. Mentre i prezzi delle case non hanno ancora ripreso a crescere e probabilmente non lo faranno ancora a lungo. L’autunno economico per molti analisti sarà glaciale, e quindi bollente alla Casa Bianca.
Come ancora caldissima si mantiene l’economia indiana: conferma la crescita più elevata dell’ultimo triennio. il PIL dell’India è cresciuto nel secondo trimestre del 8,8%, dopo aver registrato un incremento dell’8,6% nel trimestre precedente. Si tratta della crescita più ampia dal 2007. E’ probabile una stretta monetaria nel Paese asiatico per frenare la crescita dell’inflazione.
In Italia, intanto, dopo 32 mesi, va a regime il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa. Stop del pagamento delle rate del mutuo fino a 18 mesi, senza nessun successivo aggravio per circa 5.000 nuclei familiari: a disposizione 20 milioni di euro. Chi prima presenterà la domanda, quindi, otterrà il beneficio. Cane mangia cane.