San Marino? Ha cambiato registro. Per sempre. Parola di Marco Arzilli, Segretario di Stato all’Industria del Titano, che assicura all’Italia “piena e fattiva collaborazione”. Perché non arriva un centesimo di tasse nella tasche dello Stato sammarinese da quest’economia insana. Le riflessioni di Arzilli a margine della prima seduta post-ferragostana del Congresso di Stato.
Il Segretario di stato Arzilli in conferenza stampa a Palazzo pubblico ha sottolineato come la Guardia finanza italiana abbia riconosciuto la fattiva collaborazione degli uffici sammarinesi e come si sia aperta una linea di comunicazione che prima non c’era. La vicenda che riguarda l’impresa del settore farmaceutico di Pesaro che ha evaso il fisco italiano è stata aperta da una rogatoria che è stata presentata il 15 maggio 2009 e che ha avuto risposta il 31 luglio dello stesso anno.
"A noi interessa tutelare l’economia sana. Non siamo pirati (il riferimento alla prima pagina del quotidiano sammarinese La Tribuna di oggi, ndr). La guardia di finanza ci riconosce un flusso di informazioni importante per qualità e quantità, grazie affermo io, al grande lavoro dei nostri uffici. Bugie e falsità fanno male a questo Paese. Non arriva un centesimo di tasse nelle tasche dello stato da quest’economia insana. E se arrivasse anche solo uno ne avremmo perso dieci. Una volta le richieste di informazioni da parte italiana rimanevano nei cassetti ora non è più così".
Arzilli ha anche annunciato che non c’è nessuna omertà nello scoprire l’identità dell’immobiliarista sammarinese apparso nel servizio su La 7. "Il 22 luglio è stato fatto un esposto per individuare la persona che aveva dichiarato di conoscere la persona in questione. La verità verrà fuori".