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Più strumenti contro l’analfabetismo finanziario

da Redazione

Un italiano su quattro ignora le nozioni finanziarie.

Il 50% non ha familiarità con la diversificazione ed il 30% non sa distinguere tra obbligazioni ed azioni. Pochissimi, poi, sono informati sull’importanza della previdenza complementare. In Italia, insomma, c’è la tendenza a considerare la finanza come un argomento complicato e lontano dalla vita di ogni giorno con il conseguente il rischio di restare al verde per non saper gestire i propri risparmi e, spesso, cadendo vittima di frodi. Questo è emerso in un convegno organizzato dalla Banca d’Italia e dall’Ocse sul tema dell’educazione finanziaria. La necessità di conoscere il funzionamento dell’economia diventa essenziale per garantire lo sviluppo socio-economico del Paese. Inoltre, c’è il pericolo che non tutti siano pronti a fare scelte d’investimento che, oltre ad essere avvedute, devono anche essere tempestive. Basti pensare che un italiano impiega un mese di tempo per scegliere un’auto, ma si concede solo una settimana per un prodotto finanziario. Ciò è preoccupante dato che ormai si è aperto a nuovi prodotti finanziari dopo che, da sempre, ci si è interessati ai soli titoli di stato o al mattone. L’educazione finanziaria è fondamentale anche per programmare un piano finanziario per la pensione. La prospettiva è che le nuove generazioni, con le ultime riforme quasi senza copertura pubblica, arrivino alla vecchiaia senza aver pensato a un’adeguata integrazione del loro reddito. Eppure, sarebbe bastato programmare in anticipo le forme d’integrazione, ma meno di un italiano su tre conosce le caratteristiche di uno schema previdenziale integrativo. Così, per aiutare tutti coloro che si trovano nell’analfabetismo finanziario più profondo, la Banca d’Italia ha promosso un Protocollo per educarli in tal senso, nella consapevolezza della sua importanza per tutti quelli che utilizzano servizi bancari, finanziari, previdenziali e assicurativi, e nel convincimento che un diffuso livello di conoscenza sui temi finanziari sia in grado di apportare benefici alla società nel suo complesso. Va, tuttavia, ricordato che il sito web di Bankitalia fin dal 2007 ha una sezione dedicata proprio all’educazione finanziaria destinato a diventare sempre più interattivo poiché, rivolgendosi ai giovani, essi stanno divenendo il target principale cui è rivolto.

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