Vuole restare un’azienda sammarinese ma, per farlo, ha bisogno del sostegno degli istituti di credito del Paese. Alfalum, attiva sul Titano da oltre 40 anni nel settore degli infissi, non ha intenzione di fare armi e bagagli e di trasferirsi oltre confine. Dopo la ristrutturazione compiuta, non senza sacrifici, nei primi mesi dell’anno, è pronta al rilancio della propria attività.
Vuole restare un’azienda sammarinese ma, per farlo, ha bisogno del sostegno degli istituti di credito del Paese. Alfalum, attiva sul Titano da oltre 40 anni nel settore degli infissi, non ha intenzione di essere tra le aziende che, fatti armi e bagagli, si preparano a varcare il confine, vittime del decreto incentivi e della black list, ultimi dei tanti scogli che l’imprenditoria di San Marino si è trovata ad affrontare, in aggiunta alla crisi economica più generale che ha colpito tutti i Paesi.
Così, dopo la ristrutturazione compiuta, non senza sacrifici, nei primi mesi dell’anno, Alfalum è pronta al rilancio dell’attività, attraverso la presentazione del piano industriale triennale 2010-2012. Ma per renderlo concreto e garantire occupazione ai circa 110 dipendenti, impiegati tra capogruppo sammarinese e partecipate italiane, l’azienda ha richiesto il supporto del sistema bancario sammarinese, da cui attende una risposta. Alfalum si augura infine di “poter ripartire al più presto”.