La Riforma della Pa, i provvedimenti che anticipano la Riforma Fiscale, ma anche – e soprattutto – temi molto, molto caldi. In Congresso di Stato ieri si è parlato anche di tre “casi” estremamente delicati: la riattivazione voluta dal Tribunale amministrativo della Fin Project, le accuse di Mario Fantini ex Ad di Carisp e l’inchiesta della Procura di Forlì che coinvolge l’IBS.
La Riforma della Pubblica Amministrazione, i provvedimenti che anticipano la Riforma Fiscale contenuti nel decreto legato alla manovra economica, ma anche – e soprattutto – temi molto, molto caldi. È stata dunque una riunione particolarmente intensa quella del Congresso di Stato di lunedì, l’ultima riunione prima delle ferie. Sul tavolo dell’esecutivo sammarinese infatti le manovre da compiere dopo che il tribunale amministrativo ha “sconfessato” Governo e Banca Centrale “riattivando” la finanziaria Fin Project. Ma anche le dichiarazioni dell’ex Ad della Cassa di Risparmio Mario Fantini, che ha tirato pesantemente in ballo membri dell’esecutivo in merito a una presunta “tangente” (definizione che rende giornalisticamente, anche se in realtà la questione è più complessa) da 15 milioni di euro per risolvere la cessione delle quote di Sopaf in Delta. E poi la nuova inchiesta della Procura di Forlì che coinvolge l’IBS.
Dei provvedimenti adottati dal Governo potete leggere QUI, nella nota ufficiale dell’esecutivo. Ora ci focalizziamo su questi temi scottanti, discussi fra l’altro alla vigilia del vertice tra il Governo e la coalizione di maggioranza Patto per San Marino in programma domani che dovrà fare un po’ di chiarezza dopo i mal di pancia delle ultime settimane.
Sul caso Fin Project, la finanziaria di cui il Governo ha deciso la revoca e Banca Centrale ha chiesto la liquidazione coatta, ma reintegrata e riattivata dal Giudice Costanzo, l’esecutivo non poteva restare a guardare un provvedimento giudiziario che ne sconfessato l’operato. Così alla fine, dopo qualche tentennamento, "Il Congresso di Stato ha valutato di procedere, come doveroso, al reclamo rispetto a questa ordinanza", come spiega il segretario alle Finanze Pasquale Valentini. E’ stato dato così mandato all’Avvocatura di Stato di procedere in questa direzione. Un atto dovuto o quasi, ma che a quanto pare, almeno da quanto viene raccontato sui media locali, non è arrivato all’unanimità: almeno 2 Segretari di Stato infatti sarebbero stati contrari al provvedimento.
E poi c’è il caso Fantini. Le dichiarazioni dell’ex Ad di Carisp rilasciate alla Procura di Forlì in un esposto, e quelle rilasciate alla stampa proprio nello scorso week end, sono un vero macigno scagliato contro il governo da un personaggio che a quanto pare ha parecchi sassolini ancora da togliersi dalle scarpe dopo l’inchiesta Varano che l’ha visto protagonista e l’estromissione forzata dai vertici della Cassa di Risparmio. Qui il Segretario Valentini minimizza, malgrado l’opposizione cavalchi la tigre della polemica e abbia richiesto l’intervento della magistratura e un’iniziativa del Governo: “Sembra che Fantini abbia depositato una registrazione in tribunale. Le indagini faranno il loro corso e sarà da vedere quanto questa valga”. Valentini prosegue: “Ci sembra una materia così vecchia che non aggiunge niente a quello che per mesi si è detto". In sostanza, “crediamo che i fatti e gli eventi abbiano abbondantemente superato queste problematiche”. Il Segretario alle Finanze bolla la denuncia di Fantini come “insinuazioni che si riferiscono a un anno e mezzo fa”, che ora “possono accendere il dibattito politico ma non la sostanza delle problematiche di Cassa di risparmio e del nostro sistema bancario”.
E poi c’è il caso Istituto Bancario Sammarinese – Credito di Romagna. Qui la situazione sarebbe sostanzialmente diversa rispetto alle due precedenti inchieste che hanno visto la Procura di Forlì puntare il rostro contro Asset Banca prima e Cassa di Risparmio poi. L’accusa ad IBS è sostanzialmente quella di aver operato in Italia, in maniera irregolare, tramite il Credito di Romagna: il fatto che nei due Cda si incrocino diversi nomi uguali è costituito una prova, anche se comunque l’accusa è di rilievo decisamente inferiore rispetto alle precedenti inchieste. “Abbiamo chiesto un riferimento a Banca centrale, che ancora non abbiano avuto modo di ascoltare – spiega ancora Pasquale Valentini – per capire quali ripercussioni ci possono essere nel nostro sistema rispetto a Ibs e agli addebiti fatti al Credito di Romagna”. Quindi, “prima di tirare conclusioni mi riservo di verificare tutto, per capire il ruolo attribuito a IBS”. Rispetto ai rapporti della banca sammarinese con quella romagnola, Valentini sottolinea due aspetti. Primo: “è insostenibile dire che le nostre banche non possono operare in Italia”. Altro è invece “vedere cosa viene addebitato al Credito di Romagna”. Sono quindi “da verificare tutti gli addebiti di riciclaggio e le violazioni amministrative e capire quindi, se c’è, il ruolo della banca sammarinese”.