Home FixingFixing Israele, la terra promessa Dell’innovazione

Israele, la terra promessa Dell’innovazione

da Redazione

Questa non è la storia di un’azienda . E’ la storia di un piccolo Paese perennemente in guerra, con l’esercito più preparato al mondo, circondato da popoli che vorrebbero solo annientarlo, cancellarlo per sempre dalla faccia della Terra. E’ la storia di Israele che vanta il più elevato tasso di investimento in ricerca e sviluppo per PIL al mondo.

Questa non è la storia di un’azienda . E’ la storia di un piccolo Paese perennemente in guerra, con l’esercito più preparato al mondo, circondato da popoli che vorrebbero solo annientarlo, cancellarlo per sempre dalla faccia della Terra. E’ la storia di Israele che vanta il più elevato tasso di investimento in ricerca e sviluppo per PIL al mondo.
Impegnato, oltre il delirio quotidiano della guerra strisciante, a coltivare l’imprenditoria e l’innovazione. Con una delle forze lavoro che vanta il più alto grado di istruzione al mondo, non c’è da stupirsi che molte innovazioni redditizie abbiano origine in Israele. Il Paese gode della più elevata percentuale mondiale di ingegneri nella forza lavoro e dei tassi più elevati di lauree universitarie e pubblicazioni accademiche pro capite.
Il Weizmann Institute of Science di Israele (nella foto in alto) è il terzo al mondo per la creazione di redditi con il trasferimento di tecnologia. L’alto grado di militarizzazione del Paese è divenuta un’altra occasione d’innovazione.
La sinergia di eccellenti capacità di problem solving e una creatività al di fuori del comune, hanno fatto sì che molte delle innovazioni più prestigiose del paese medio orientale abbiano trovato origine nelle Israel Defense Forces. Laureati adeguatamente formati delle Israel Defense Forces applicano a usi civili avveniristiche tecnologie di difesa rivoluzionando così il mercato. Alcuni economisti affermano che Israele abbia seguito il modello Singapore-Cina. La politica del governo di Israele di fatto, oltre ad accogliere gli immigrati offrendo loro corsi di ebreo, alloggi temporanei e altri aiuti, ha facilitato la nascita e l’espansione di iniziative imprenditoriali ad alta tecnologia, soprattutto attraverso un venture fund. In questo piccolo Paese, gli investimenti in venture capital, pro capite, sono oggi 2,5 volte quelli degli Stati Uniti, e 30 volte quelli dell’Europa 80 volte di più degli investimenti cinesi e 350 volte di più di quelli indiani. Un sistema di università di alto livello, e la possibilità di usare a scopi civili le tecnologie militari, come abbiamo accennato, hanno chiuso il cerchio.
Di fronte alla crisi del 2001-03 la svolta è arrivata a sorpresa con Benjamin Netanyahu, notissimo per le sue posizioni in politica estera molto meno come ministro delle Finanze.
In questo ruolo, con l’aiuto di Stanley Fisher alla banca centrale e di Daniel Doron dell’Israel Center for Social & Economic Progress, ha ridimensionato i sussidi e liberalizzato il settore finanziario: le start-up israeliane, oltre all’aiuto pubblico (sino al 50% dei costi dei progetti), ricevono con facilità anche finanziamenti privati.
In Israele ci sono più di 300 start-up e PMI impegnate in attività di Ricerca e Sviluppo in campo tecnologico, biofarmaceutico, agro-biotecnologico, diagnostica e apparecchiature mediche.
Ci sono oggi più compagnie israeliane nel NASDAQ che tutte le compagnie che rappresentano l’Europa intera. Non a caso, quindi, che Israele, da qualche mese sia uscita dagli indici finanziari dei paesi emergenti e approdata nel parterre delle economie ricche.
Qualche esempio di eccellenza israeliana
L’azienda israeliana M-Systems è stata la prima a offrire prodotti di memoria flash Disk-on-Key e Disk-on-Chip, e ha cambiato il modo in cui si archiviano e si gestiscono le informazioni. In Israele, GE Healthcare ha lanciato sul mercato il primo sistema di ecocardiogramma portatile miniaturizzato. La telefonia IP è stata inventata dai due israeliani che hanno fondato VocalTec. La tecnologia di compressione ZIP è stata sviluppata da due professori del Technion, l’istituto tecnologico di Israele. L’azienda israeliana Given Imaging ha sviluppato la prima videocamera ingeribile per esaminare dall’interno l’intestino tenue, e aiutare i medici a diagnostica il cancro e i disturbi digestivi. La tecnologia per AOL Instant Messenger ICQ è stata sviluppata nel 1996 da quattro giovani israeliani. L’azienda israeliana Comverse ha inventato la voice-mail. I microprocessori Centrino and Pentium-4 Dotan sono stati sviluppati in Intel Israel. L’azienda israeliana InSightec Image Guided Treatment ha sviluppato un modo non invasivo per distruggere i tumori concentrando sul bersaglio onde a ultrasuoni.
Un grazioso frutteto di alberi d’arancia offre riparo al visitatore accaldato dalla calura estiva. Una volta all’ombra dei rami carichi di frutta, gli alberi cominciano a bisbigliare. In cinese. Non si tratta di un sogno, ma del benvenuto ai turisti che visitano a Shanghai il primo padiglione israeliano della storia a un’esposizione universale. Nei prossimi anni, mesi, all’acronimo BRIC, (Brasile, Russia, India, Cina) che indica i Paesi verso i quali vengono indirizzati i maggiori investimenti esteri, si dovrà aggiungere un’altra I. I come Israele.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento