Il sistema finanziario e istituzionale sammarinese ha da tempo avviato un delicato processo di transizione e di allineamento ai migliori standard internazionali, obiettivo perseguito con estrema determinazione, dice Banca Centrale di San Marino. Che con una nota ufficiale interviene "bacchettando" i giornali che divulgano informazioni sulle risultanze delle ispezioni, concluse o ancora in corso, cosa che mette a repentaglio la serietà del percorso di vigilanza della stessa BCSM.
Il comunicato stampa di Banca Centrale:
In relazione ad articoli di stampa apparsi negli ultimi giorni su alcuni quotidiani inerenti l’attivita’ ispettiva di questa Banca Centrale, si precisa quanto segue:
* la Banca Centrale esercita le funzioni assegnatele dalla legge in piena autonomia e nei limiti tracciati dalla medesima legge;
* gli esiti degli accertamenti ispettivi, condotti dall’Autorità di vigilanza presso soggetti autorizzati, sono coperti da segreto d’ufficio ai sensi dell’art. 29 della Legge n. 96 del 2005. Pertanto l’eventuale divulgazione delle risultanze di ispezioni, concluse ovvero ancora in corso, costituisce una grave violazione delle vigenti disposizioni poste a tutela della stabilità e dell’integrità del sistema bancario e finanziario sammarinese;
* i procedimenti sanzionatori avviati dall’Autorità di vigilanza, così come le eventuali sanzioni comminate, non prevedono forme di pubblicità;
* le misure di rigore di natura straordinaria, proposte dalla Banca Centrale, non sono oggetto di pubblica divulgazione ma di necessaria comunicazione agli intermediari interessati e agli interlocutori istituzionali, tassativamente previsti dalla legge.
Il sistema finanziario e istituzionale sammarinese ha da tempo avviato un delicato processo di transizione e di allineamento ai migliori standard internazionali, obiettivo perseguito con estrema determinazione pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole. In tale contesto, iniziative giornalistiche della specie rendono ancora più arduo il conseguimento delle finalità della vigilanza – la cui attività non ha mai conosciuto interruzioni – in quanto sono lesive dell’immagine della stessa Autorità di vigilanza e dei suoi esponenti, minandone la reputazione sul piano internazionale.
La Banca Centrale, in relazione a quanto precede, considerato che il contenuto degli articoli concernono dati e informazioni coperti dal richiamato segreto d’ufficio, si riserva di adottare le più opportune iniziative a tutela dell’efficacia della propria azione di vigilanza.