La sessione di luglio del Consiglio Grande e Generale si è chiusa con l’approvazione della Manovra straordinaria, che prevede una riduzione della spesa di almeno 20 milioni di euro nel breve termine. L’opposizione critica fortemente il provvedimento (sarebbe vago e insufficiente), il sindacato invece si scaglia contro il rinnovo dei contratti pubblici a costo zero.
La sessione di luglio del Consiglio Grande e Generale si è chiusa con l’approvazione (28 voti a favore, 23 contrari e due astenuti) della Manovra straordinaria presentata in Aula dal Segretario di Stato alle Finanze Pasquale Valentini.
“Il Paese ha bisogno di interventi immediati – ha ribadito il Segretario – Ma niente inasprimento fiscale”. Fortemente critica, ovviamente, l’opposizione, che ha definito la manovra sostanzialmente insufficiente e vaga, e l’ha definita una mera dichiarazione d’intenti. Accuse a cui Valentini ha replicato, ai microfoni della Tv di Stato, assicurando che "presto si passerà dalle parole ai fatti".
Le linee della manovra straordinaria: il governo ha deciso di tagliare subito stanziamenti per una cifra complessiva di 15 milioni, ma la spesa deve essere ridotta di almeno 20 milioni nel breve termine. È previsto il rinnovo dei contratti del settore pubblico a costo zero, per almeno quattro anni (cosa contestata duramente anche dal sindacato), con un prelievo straordinario per creare un fondo di solidarietà per tutti i lavoratori dipendenti, revisione delle indennità di funzione ed estensione degli orari di servizio.
Per il sistema sanitario e sociosanitario si ridefinisce l’esercizio della libera professione, si razionalizza la spesa per i farmaci e si dà il via ad una ricognizione di tutte le convenzioni e gare d’appalto per l’acquisto di materiali e macchinari. Inoltre, si prevedono maggiori controlli per eventualmente sospendere i benefici dello Stato sociale a chi risiede artificiosamente in territorio. Stessa sorte per gli alloggi di edilizia sociale. Si adeguano al mercato gli affitti di terreni e immobili dello Stato. La manovra anticipa anche parte della riforma fiscale prevista per l’autunno.
E in autunno si riaprirà anche l’Aula di Palazzo Pubblico: la prossima seduta del Consiglio Grande e Generale è infatti prevista per la fine di settembre.